Allentare misure Dpcm, sì da Italia viva, i 5 Stelle: "Populismo" - Live Sicilia

Allentare misure Dpcm, sì da Italia viva, i 5 Stelle: “Populismo”

Il commento di D'Agostino. Figuccia: "Ristori o disastro". Pullara contro Razza.

PALERMO – Consenso anche da Italia viva alla proposta della giunta Musumeci di rivedere gli orari di chiusura allentando i limiti posti dal Dpcm anti-Covid. Analoghi commenti dal centrodestra.

D’Agostino: bene più autonomia

Nicola D’Agostino (Sicilia futura)

“Capiamo la necessità di limitare i contatti, ma serve coerenza. La disciplina ha un senso se può essere compresa dalla gente. Con la cautela necessaria e richiesta, con gli accorgimenti e gli investimenti peraltro eseguiti dagli imprenditori, si possono tenere aperti bar, ristoranti, cinema e teatri. Se gli orari di pranzo sono buoni, possono esserlo anche quelli serali. Certo, capiamo che serve vigilanza e rigore per evitare comportamenti smodati e controproducenti. Anche le scuole devono riaprire, e se il problema è il trasporto pubblico ci si attrezzi con maggiori bus e pullman. Il messaggio è rivolto al governo nazionale ma anche a quello regionale, ognuno per le sue competenze. Ben venga dunque una legge che, facendoci assumere responsabilità, ci rende più autonomi. Il nostro ordine del giorno era rivolto a non perdere di vista tutti gli interessi in ballo e ad affrontare i problemi con intelligenza e maturità”. Lo dice Nicola D’Agostino, capogruppo Italia Viva all’Ars.

Figuccia: derogare al Dpcm

Vincenzo Figuccia

“In funzione dell’indice di contagio regionale, è necessario derogare ai Dpcm romani troppo restrittivi per la nostra situazione economica e sociale – a dirlo è Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento cambiamo la Sicilia che prosegue – d’altra parte chiediamo che vengano presentate subito le proposte relative al Recovery Fund che in Sicilia devono puntare sul fondo perduto svincolato dalla perdita del fatturato, a tutte le attività coinvolte nella nuova stretta. Ci sono infatti aziende per le quali questa perdita non è facilmente stimabile visto che ristoranti, palestre e bar nel periodo estivo hanno appena appena vissuto l’illusione del lavoro e quindi si rischierebbe di non veder emergere il deficit che comunque è drammatico in funzione di quel periodo nero che sta per arrivare. Quindi la via maestra resta il fondo perduto adeguato e immediato a tutte le attività: palestre, cinema, mercati, sagre, fiere  ristoranti, bar, pasticcerie e in secondo tempo, a tutte le altre che rischiano di essere inghiottite da un nuovo lockdown che noi non condivideremo mai.
In Sicilia ci sono certamente le condizioni per continuare a vivere ed operare in sicurezza, senza che il commercio e l’economia inciampino nelle reti smaniose delle chiusure”.

I 5 Stelle: ddl mossa populistica

Giorgio Pasqua

“I drammatici dati che arrivano ogni giorno dagli ospedali siciliani dicono una cosa sola: la situazione sta sfuggendo di mano a questo governo, che si dimostra sempre meno all’altezza della situazione, e Musumeci che fa? Se ne esce con colpi di teatro buoni solo a gettare fumo negli occhi dei siciliani, che ancora oggi, a mesi di distanza, non hanno visto un solo euro della cosiddetta Finanziaria di guerra, costruita però coi soldi del Monopoli”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giorgio Pasqua.

“Tutti – dice Pasqua – siamo con i ristoratori e con le categorie più penalizzate, ma non è certo il ddl la strada per aiutarli. Se voleva veramente dare loro una mano doveva scegliere altri mezzi immediatamente operativi ed assumersene tutte le responsabilità, non certo un ddl che, bene che vada, potrà cominciare a produrre effetti solo tra una quindicina di giorni”.

“Il ddl – continua Pasqua – è solo una mossa populistica per cercare di scaricare su altri colpe che sono sopratutto sue e del suo governo, che non si è mosso per tempo quando l’emergenza era altrove e quando c’era tempo per incrementare i posti di letto di terapie intensive e sub intensiva che in gran parte sono rimasti solo sulla carta”.

Pullara critica il governo sugli ospedali

Carmelo Pullara

“Non posso che dissentire totalmente su quanto sta avvenendo in questi giorni per contrastare la seconda ondata di pandemia da covid 19 e cioè un cosiddetto ‘lockdown leggero'”. Lo afferma il vice presidente della Commissione Sanità all’Ars Carmelo Pullara.

“Di leggero – dichiara Pullara – questa ondata di chiusure non ha nulla perché pesa come un macigno sull’economia della nostra Regione. In particolare sulle categorie degli esercenti di ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, palestre, attività commerciali nel complesso che saranno pesantemente colpite. Questo sarà forse un colpo mortale per un intero tessuto economico ed imprenditoriale”. Secondo Pullara Musumeci dovrebbe derogare al Dpcm forte dei poteri derivati dallo statuto speciale. E critica il governo: “Non penso sia il momento dei proclami ma quello della sostanza. Di contro non possiamo che essere totalmente contrari a quanto sta avvenendo in questi giorni nella sanità siciliana con l’assessore Razza che, rispetto a quanto annunciato e formalizzato in atti anche parlamentari e in pubbliche dichiarazioni per coprire i colpevoli ritardi nell’attuare quanto già programmato e quanto concordato in commissione sanità, effettua una strambata: da ospedali dedicati covid a ospedali misti, fatto giustificabile nell’emergenza della prima fase “ marzo 2020” giammai dopo otto mesi “ottobre 2020”. Un esempio su tutti quello della provincia da cui provengo, ospedale di Sciacca nel caos mentre l’ospedale di Ribera previsto covid ad oggi ancora in fase di allestimento. Invitiamo, quindi, l’assessore Razza – aggiunge Pullara – ad una minore attività mediatica che a nulla serve, e ad una maggiore attività istituzionale e nei luoghi preposti”.

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