Patto per Palermo, opere al palo: la protesta dei sindacati degli edili - Live Sicilia

Patto per Palermo, opere al palo: la protesta dei sindacati degli edili

Fillea-Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil chiedono un tavolo al Comune
OPERE PUBBLICHE
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PALERMO – “E’ assolutamente inaccettabile che, nononostante le ripetute richieste di un incontro, avanzate all’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Maria Prestigiacomo, per monitorare lo stato delle opere previste all’interno del Patto per Palermo, sottoscritto nel 2016 dall’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi e dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ad oggi si riscontri una assoluta assenza di interlocuzione con l’amministrazione comunale “.

Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario della Filca Cisl Palermo -Trapani, Francesco Danese, il segretario della Fillea Cgil, Pietro Ceraulo, il segretario della Feneal Uil, Pasquale De Vardo, che hanno inviato proprio oggi una lettera con l’ennesima richiesta di incontro urgente all’assesore Prestigiacomo.

“Tra gli interventi del Patto, che prevedeva un investimento di 770 milioni di euro, -continua la nota- spiccava la realizzazione delle nuove linee tram, la riqualificazione della circonvallazione di Palermo attraverso la messa in sicurezza dei ponti e delle opere di collegamento con la viabilità comunale e sovra comunale e, ancora, la mitigazione del rischio idrogeologico per rilievi montuosi che circondano la città e il restauro del teatro Massimo”.

“Dall’analisi e dal  monitoraggio effettuato dalle diverse organizzazioni sindacali -continua la nota- si riscontra che nessuno delle opere menzionate ha visto l’inizio tranne le linee del tram, e degli interventi di messa in sicurezza del costone Montepellegrino che parzialmente sono partiti nella parte che sovrasta il cimitero dei rotoli. Per il resto delle opere non abbiamo nessuna notizia soprattutto in merito al reperimento delle somme necessarie alla copertura finanziaria. Apprezziamo – conclude la nota – i ripetuti interventi del deputato nazionale, Adriano Varrica, ma riteniamo che sia arrivato il momento che ognuno faccia la sua parte e quindi che anche Varrica si attivi per chiedere un tavolo urgente di incontro proficuo per monitorare lo stato del patto. Riteniamo che sia necessaria un’azione corale per chiedere la priorità inoltre della manutenzione delle scuole,  delle fognature e dei canali di scolo delle acque piovane per evitare che si ripeta quello che è successo il 15 luglio scorso con Palermo sott’acqua. E  che si provveda al piu’ presto alla costruzione di nuovi loculi per fronteggiare l’emergenza sepoltura. L’ incontro, pertanto,  non piu’ essere procastinabile perché la città di Palermo non può più permettersi di perdere risorse necessarie per far partire le opere strategiche che offrono lavoro ai tanti disoccupati del settore edile che, da fin troppi anni, non  riescono più a trovare occupazione, soprattutto in questo momento dove la crisi è acuita dalla pandemia”. 


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