"Pneumologia resta al Sant'Antonio Abate" - Live Sicilia

“Pneumologia resta al Sant’Antonio Abate”

La rassicurazione del commissario dell'Asp di Trapani Zappalà

TRAPANI – “Nessuno ha intenzione di distruggere quanto buono rappresentato dal reparto di Pneumologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Le polemiche non ha senso di esistere, si lavora per garantire parametri di assistenza sanitaria alti”. Paolo Zappalà, commissario straordinario inviato all’Asp di Trapani dopo le vicende legate all’inchiesta ‘Sorella Sanità’, parla pacatamente e modera le parole. Non vuole scendere nella polemica con quanti, soprattutto da parte del consiglio comunale di Trapani, hanno sollevato un vespaio circa lo spostamento della Pneumologia da Trapani a Marsala, ma non ha intenzione di stare in silenzio.

“Il rischio c’era, meglio parlare di possibilità a dire il vero, ma era solo un’ipotesi sulla quale stavamo lavorando. Era un’opzione organizzativa, si valutava la possibilità di delocalizzare la Pneumologia e non di chiudere definitivamente il reparto. Trasferirla e solo temporaneamente, ma rassicuro tutti che tutto questo non succederà: ripeto, era solo una valutazione e abbiamo trovato soluzioni organizzative che garantiscono la permanenza del reparto al Sant’Antonio Abate di Trapani e il miglioramento del Covid Hospital di Marsala”.


Zappalà afferma che, probabilmente, verrà ridotto qualche posto letto ma garantisce il totale funzionamento del reparto con conseguente mantenimento dell’attività pneumologica. “E’ necessario, comunque, pensare a come accorpare le attività ospedaliere in questo momento complesso ma mi rendo conto che, fuori, c’è qualcuno che ama mettere le mani avanti nel tentativo, attraverso la stampa, di condizionare le scelte del management sanitario. Non ritengo corretto né veritiero il fatto che sarebbero state interrotte o messe a rischio alcune attività a sostegno di alcune patologie. Il faro che ci sta guidando in questa fase è quello di garantire le cure per il Covid ma anche per le patologie non Covid. Il mandato che ci è stato dato dal dipartimento regionale e dall’assessorato è questo e fino a quando sarà possibile, con le risorse che abbiamo, lo garantiremo”.

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