La riunione, la road map, l’emergenza: il punto sull’Ospedale di Acireale - Live Sicilia

La riunione, la road map, l’emergenza: il punto sull’Ospedale di Acireale

Ecco come si sta evolvendo la situazione.

ACIREALE – Ospedale di Acireale: situazione in divenire. Sabato pomeriggio si è tenuta una riunione tra i sindaci del comprensorio acese, ionico e pedemontano, l’assessore Razza e i deputati regionali Angela Foti e Nicola D’Agostino sul futuro del nosocomio di Acireale. A vestire le inedite vesti di mediatore: il Vescovo Nino Raspanti. I primi cittadini hanno acceso i riflettori sulle ricadute che la trasformazione dell’ospedale in Covid Hospital potrebbe avere sulla salute della popolazione e di una vasta porzione di territorio sguarnita di presidi ospedalieri per le emergenze e non solo. 

Le richieste dei sindaci

I sindaci presenti Nello Oliveri (Aci Catena), Stefano Alì (Acireale), Santo Caruso (Aci Sant’Antonio), Scafidi Palma (Assessore Fiumefreddo), Angelo D’Anna (Giarre), Luigi Messina (Mascali), Alfio Cosentino (Milo), Ignazio Puglisi (Piedimonte), Enzo Caragliano (Riposto), Salvatore Greco (Santa Venerina) e Franco Leonardi (Viagrande) hanno chiesto all’amministrazione regionale di salvaguardare il nosocomio acese, evitando una integrale riconversione per pazienti Covid.  L’idea di massima è di mantenere il Pronto Soccorso, al netto dei disagi che inevitabilmente si riscontreranno nella gestione delle emergenze, e i reparti di nefrologia, gastroenterologia, odontoiatria speciale, neuropsichiatria infantile.

La road map

La prossima settimana si terrà un nuovo incontro di ricognizione, tenuto conto del fatto che si è stabilito “il potenziamento del sistema ospedaliero Acireale-Giarre, con la possibile implementazione di quest’ultimo nosocomio, anche alla luce della imminente e attesa riapertura del pronto soccorso”, si legge in una nota di resoconto della riunione. Ma resta un’incognita di non poco conto: il futuro del punto Nascita. Per tenerlo in funzione servirebbero almeno tre anestesisti, categoria sempre più rara e in prima linea sul fronte anti covid. L’assessore Razza si è riservato un approfondimento con i tecnici dell‘Asp per verificare la situazione. Ma il tempo stringe. 

L’emergenza e i disguidi

Nel frattempo, infatti, l’emergenza morde e manda all’aria la road map approntata nei giorni scorsi. La struttura avrebbe dovuto aprire i battenti, nella nuova veste di Covid Hospital, domani. E’ invece, scattato ieri il protocollo Covid con l’arrivo inaspettato di diciotto pazienti provenienti dalla casa di cura di Mirabella Imbaccari subito ricoverati d’urgenza. I camici bianchi si sono ritrovati così impreparati e metaforicamente a mani nude (senza dispositivi di protezione e personale formato ad hoc) a fronteggiare l’emergenza. 

Il commento del sindaco

Così il sindaco di Acireale ha commentato l’evoluzione della situazione. “Ieri i tempi sono stati accelerati in maniera improvvisa, è chiaro che è una perdita per il nostro ospedale, ma è un momento drammatico per l’acuirsi della pandemia e dobbiamo fare la nostra parte, trovando un giusto equilibrio tra le istanze della regione e i diritti dei nostri cittadini”, spiega il sindaco chiedendo all’Asp e all’assessore Razza di impegnarsi per dare certezze ai cittadini in termini di comunicazione al netto della confusione e del disorientamento generale.

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