Rinascente di Palermo, c'è uno spiraglio: "Accordo atteso per giovedì sera"

Spiraglio per la Rinascente: “Accordo atteso per giovedì sera”

I risvolti positivi dell'ultima riunione. Ma Flauto della Uiltucs avvisa: "Non è il momento di cantare vittoria"
LA TRATTATIVA
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PALERMO – Nuovo rinvio ma stavolta potrebbe valerne la pena: ci sono chance che la Rinascente rimanga a Palermo. Tutto si scoprirà giovedì 5 novembre, come si evince dall’ultima riunione ministeriale che si è svolta oggi nella Capitale. Sul tavolo, ancora una volta, la trattativa sul canone d’affitto del negozio in via Roma: ormai da oltre un mese il gruppo Rinascente si dice contrario a pagare cifre considerate fuori mercato, ma finora non si è mai trovato un accordo col proprietario e il gestore dell’edificio, l’ente previdenziale Inarcassa e la società Fabrica Immobiliare.

Fin dagli inizi del braccio di ferro ha fatto da ago della bilancia la licenza per uso commerciale dell’immobile, posseduta da Rinascente, che però il Comune di Palermo ha già assicurato rappresentare un caso eccezionale per via di vincoli molto stringenti. Dopo diverse fumate nere sulla nuova cifra dell’affitto, il colosso italiano della moda aveva manifestato l’intenzione di cedere la licenza solo in presenza di un soggetto imprenditoriale pronto a subentrare. Fabrica aveva fatto presente che quel soggetto non esisteva. Così dopo gli ultimi tentativi dei giorni scorsi tutto era tornato in stallo, nello sconforto generale dei dipendenti. La porta però non si è mai definitivamente chiusa, e il ‘tira e molla’ sarebbe proseguito anche al di fuori dei tavoli istituzionali.

Stavolta “sembra che si stia aprendo uno spiraglio”, commenta il segretario generale della Uiltucs Sicilia Marianna Flauto, che ha i fari puntati sulle duecento famiglie circa coinvolte nella vertenza. “Rinascente e Fabrica hanno accettato di tentare di raggiungere e comunicare un accordo definitivo in una riunione concordata da Comune e Ministero per la sera di giovedì 5 novembre – spiega Flauto –. È stato accolto l’appello volto alla continuità della presenza a Palermo di Rinascente, e di garanzia occupazionale”.

In ogni caso “non è il momento di cantare vittoria – avvisa il segretario generale – perché se non c’è un accordo firmato nessuno può dare false speranze. Sicuramente si sta facendo un tentativo nel trovare una soluzione, grazie alle istituzioni che si stanno veramente impegnando in questa vicenda: il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore al Lavoro Giovanna Marano, il direttore generale del ministero Romolo De Camillis, i sottosegretari del governo Steni Di Piazza e Francesca Puglisi”. Da quando le istituzioni sono state coinvolte nella vertenza, infatti, la trattativa è stata più improntata al dialogo. Ne è un segnale anche la permanenza prolungata di Rinascente, al contrario delle prime previsioni che la davano fuori dai giochi già alla fine di ottobre.

Dalla Uiltucs Sicilia arriva un ultimo appello “a tutti i soggetti coinvolti, Inarcassa, Fabrica e Rinascente, affinché prevalga il buon senso. Del resto, in un momento come quello che stiamo vivendo, garantire la presenza di Rinascente dovrebbe essere interesse di tutti – conclude Marianna Flauto – e soprattutto della proprietà e di Fabrica. Senza la Rinascente quell’immobile sarebbe destinato a rimanere sfitto molto a lungo, e senza licenza non avrebbe futuro”.


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