Il Covid entra in scena al processo, l'udienza è rinviata - Live Sicilia

Il Covid entra in scena al processo, l’udienza è rinviata

Colpo di scena al processo d'appello nato dall'inchiesta 'Montagna' contro le cosche agrigentine

AGRIGENTO – Colpo di scena durante l’audizione del collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta nell’ambito del processo d’Appello scaturito dalla maxi inchiesta ‘Montagna’ contro le cosche mafiose dell’Agrigentino. Il presidente della seconda sezione penale della Corte d’Appello ha dovuto sospendere e rinviare l’udienza, nel bel mezzo dell’escussione del pentito, in seguito alla comunicazione del procuratore generale di essere entrato in contatto, per ragioni d’ufficio, con una persona la cui figlia è risultata in seguito positiva al Covid-19.

La Corte, inevitabilmente, ha dovuto sospendere il processo rinviando l’udienza al prossimo 2 dicembre. Proprio questa mattina si era tornati in aula per l’audizione di Giuseppe Quaranta, uomo d’onore di Favara ed ex braccio destro del boss agrigentino Francesco Fragapane, divenuto collaboratore di giustizia in seguito al suo arresto nell’operazione Montagna, la più grande inchiesta – per numeri e risorse impiegate -sulla mafia agrigentina degli ultimi anni. Quarantacinque gli imputati tra boss, gregari e affiliati. In primo grado erano state 35 le condanne e 19 le assoluzioni, alcune delle quali divenute definitive in seguito alla decisione di non impugnare il verdetto da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Antonino Gaziano, Giovanni Castronovo, Angela Porcello, Giuseppe Barba, Giuseppe Sodano, Graziana Vella e Tanja Castronovo. Si torna in aula il prossimo 2 dicembre per continuare l’audizione del collaboratore di giustizia.


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