Il Covid e la vecchia tattica della cortina fumogena - Live Sicilia

Il Covid e la vecchia tattica della cortina fumogena

La reazione di Musumeci al Dpcm.
SEMAFORO RUSSO
di
2 min di lettura

È davvero sconcertante all’indomani del varo dell’ultimo DPCM lo spettacolo che stanno offrendo molti governatori, a cominciare da quello siciliano Nello Musumeci. Qualcuno di costoro ha scambiato le autonomie locali, consacrate dall’art. 5 della Costituzione che al contempo promuove il decentramento nell’unità e indivisibilità della Repubblica, e il proprio ruolo come strumenti di scontro politico dimenticando il rispetto dell’indispensabile collaborazione tra istituzioni a prescindere dalle appartenenze. Tanto più grave tale comportamento in un momento così drammatico del Paese. Le Regioni, nella loro concreta manifestazione, sono diventate le vere palle al piede dell’Italia, al Sud e al Nord. Pedine nello scacchiere del potere. Al di là dei possibili e sicuri errori del Governo nazionale, prima lo hanno contestato perché troppo accentratore, poi perché non si assume il peso delle decisioni e ora che lo ha fatto, con l’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, si sentono esautorati mercanteggiando sul colore assegnato in un pilatesco lavarsi le mani dinanzi ai cittadini. Eppure non siamo al mercato, la collocazione nelle diverse fasce, rossa, arancione e gialla, avviene non secondo i capricci del premier o del ministro della Salute ma sulla base di ben 21 parametri oggettivi (facilmente rintracciabili su Internet) tra cui, vedi un po’ ci sarebbe da dire a Musumeci e a Gianfranco Miccichè che fingono sbigottimento e collera, la tenuta del sistema sanitario nei singoli territori. E in Sicilia evidentemente, non ce n’eravamo mai accorti, qualcosa nella sanità non funziona, in assoluto e nella circostanza attuale indipendentemente dal numero di positivi, ricoverati e decessi da Covid-19, indipendentemente dai periodici annunci fantasmagorici di chissà quali novità in arrivo. Ecco, allora, la vecchia tattica della cortina fumogena, le vibrate proteste verso uno Stato padrone per nascondere omissioni, ritardi e incapacità. 21 parametri oggettivi che consentono un monitoraggio dinamico e automatico della pandemia in atto permettendo di modulare interventi e restrizioni. Un metodo evidentemente non sufficiente agli occhi dei governatori, salvo eccezioni, per indossare finalmente i panni di responsabili amministratori lontani da un perenne, scriteriato clima da campagna elettorale certamente non utile alla sconfitta del terribile virus. Si ritiene, esclusivamente sulla base dei 21 parametri, che a Roma abbiano preso una cantonata sull’arancione alla Sicilia? Semplice, lo si dimostri con i dati e smettiamola di inventarci improbabili complotti e cervellotici intenti punitivi. 

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