Catania – “Alcuni teatri chiuderanno i battenti e molti attori non ce la faranno. La cosa piu’ triste e’ che a soccombere non saranno quelli meno bravi, ma quelli con le spalle economicamente meno larghe. Quello dell’attore rischia di diventare sempre di piu’ un mestiere per ricchi”. Lo dice in una nota la direttrice del Teatro Stabile di Catania Laura Sicignano. “Senza teatro – continua – a una societa’ si toglie una dimensione: il teatro e’ dialogo, confronto, un rito che si ripete da millenni ed e’ alla base della nostra cultura mediterranea. Se allo spettatore togli il teatro, gli togli un pilastro del suo benessere mentale”. “Allo spettacolo dal vivo – conclude la direttrice del Teatro Stabile etneo – e’ destinato lo 0,027 del prodotto interno lordo. Una miseria risibile se paragonata alle percentuali degli altri Paesi. Per non parlare della mancanza di una legge di tutela”. (ANSA).
Covid e crisi dei teatri. Sicignano: “Molti non ce la faranno”
La previsione a tinte fosche della direttrice dello Stabile.
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