Mantia e le preoccupazioni per la diffusione del Covid

Green Basket, parla Mantia: “Fermiamo tutto”

“È giusto aspettare prima d’iniziare pensare ad un torneo rimodulato o che finisce a luglio, non importa”

PALERMO – Il Green Basket deve fare i conti con la positività di diversi elementi in squadra. Il numero dei positivi ha spinto la società a sospendere gli allenamenti per non incorrere in altri problemi.

Fabrizio Mantia, presidente del Green Basket, intervistato da “SiciliaBasket.it”, ha parlato proprio della situazione attuale: “Ho una posizione molto netta, in Green abbiamo fatto dei passi netti esprimendoli a tutti i livelli possibili, evidenziando anche alcune problematiche che riguardano il protocollo Fip. Eliminando la quarantena, basandoci solo sui tamponi post-negativi, noi ci siamo ritrovati con dieci infetti. Oggi gli allenamenti sono fermi, i ragazzi in buona salute e tutti nelle loro case, ma tutti sono contagiati”.

Il Green Basket la scorsa settimana scorsa ha riscontrato la positività di alcuni elementi, ma questo non ha vietato la trasferta ad Agrigento: “Il caso scuola per noi – continua Mantia – è stata Agrigento. Abbiamo segnalato dei casi, abbiamo avuto risposta che potevano partire solo con i negativi, che comunque erano stati in contatto con i compagni, e abbiamo provocato problemi alla Fortitudo”.

“Siamo sicuri – continua il numero uno del Green – di non star contribuendo alla diffusione della pandemia? Ho espresso questa mia preoccupazione a Bologna durante le elezioni in Lega, vorrei non partecipare ad un aumento dei casi, anche perché appartengo al mondo medico. Proprio per questo conosco anche i rischi che stiamo correndo. Dobbiamo aspettare succeda qualcosa di serio prima d’intervenire?”

“È giusto aspettare prima d’iniziare – ha aggiunto Mantia – pensare ad un torneo rimodulato o che finisce a luglio, non importa. La mia non è una critica a nessun ufficio della Federazione o di Lega perché mi rendo conto della difficoltà nell’affrontare questo gravissimo argomento, ma c’è un momento in cui le decisioni vanno prese non post-poste. 

“Tutti questi elementi – conclude il presidente del Green Basket – mi fanno dire che sarebbe meglio iniziare a lavorare per la tutela degli atleti e di tutti i nostri operatori. Di fermare tutto oggi e rivederci a gennaio per capire cosa possiamo fare per giocare davvero il nostro campionato”.

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