PALERMO – “Da settimane denunciamo che la situazione emergenziale Covid è sfuggita di mano al governo regionale la cui parola d’ordine è stata: minimizzare, silenziare e tentare di narcotizzare la reale portata dell’emergenza. L’assistenza sanitaria a Palermo è ormai più che confusa e le risorse umane e strutturali già insufficienti in “tempo di pace” sono ormai al collasso in “tempo di guerra” svelando tutto il fallimento causato dalla mancata programmazione e pianificazione regionale”. Lo dice Angelo Collodoro vicesegretario del sindacato Cimo. “I direttori generali delle aziende sanitarie si sono rivelati meri esecutori – aggiunge – dello stato di confusione del vertice regionale. Mandare ieri un ingegnere, foss’anche direttore dell’assessorato alla salute, ed un medico nucleare, foss’anche commissario covid, per le aziende palermitane a dare ordini di trasformazione e chiusura di interi reparti ospedalieri dimostra il marasma che ha colpito chi governa. E’ inaccettabile chiedere le dimissioni di dirigenti sanitari solo perché non acquiescenti al marasma programmatorio. Non servono ulteriori fantocci acquiescenti ai diktat della burocrazia regionale”. (ANSA)
Il sindacato Cimo: “Situazione ospedali sfuggita di mano al governo”
"La parola d'ordine è stata: minimizzare".
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