Anniversario della strage di Nassiriya: Marco Intravaia ricorda il papà - Live Sicilia

Anniversario della strage di Nassiriya: Marco Intravaia ricorda il papà

Diciassette anni fa l'attentato in cui morì il carabiniere palermitano Domenico

PALERMO – “A 17 anni da quel terribile giorno il dolore è ancora troppo grande, è una ferita che non si rimarginerà mai”. Lo afferma Marco Intravaia in occasione dell’anniversario della strage di Nassiriya in cui perse la vita suo padre Domenico.

“È stato un buon genitore – continua Intravaia -, un servitore dello Stato, un modello esemplare di cittadino italiano. Ha combattuto il terrorismo islamico con coraggio. Ha sostenuto la martoriata popolazione irachena con grande umanità. Resta per noi un grande uomo che, dinnanzi alla morte annunciata, con coraggio ha onorato la divisa che indossava, fedele, fino alla morte, al giuramento prestato alla Repubblica”.

“In questo momento così critico per il Paese a causa della pandemia – conclude il figlio del militare -, nel quale deve esprimersi con ancora più forza il sentimento di solidarietà, di appartenenza e di unità di tutto il popolo italiano, il sacrificio di mio padre e dei suoi commilitoni caduti a Nassiriya testimonia il valore di chi ha fatto della cura degli altri e della dedizione al prossimo il proprio lavoro, fino al più alto sacrificio.”

La Lega chiede l’intitolazione di una strada a Palermo. “Proprio oggi che ricorre il XVII anniversario della strage di Nassiriya – dicono il capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile, Igor Gelarda e il consigliere Alessandro Anello -, dove persero la vita 19 italiani, sei dei quali siciliani, ci sembra opportuno riproporre al sindaco Orlando ed al consiglio comunale di intitolare una strada ai “caduti di Nassiriya” per ricordarli tutti, lo abbiamo già fatto alcuni mesi fa lo rifacciamo adesso. Strada o spazio pubblico che a Palermo incredibilmente non esiste. Non crediamo che manchino strade da potere intitolare a chi si è sacrificato per la Patria, ma se per caso mancassero potremmo suggerire al sindaco di intitolare ai nostri caduti, carabinieri, uomini dell’esercito e civili, quel tratto di lungomare intitolato, per noi assurdamente, a Yesser Arafat. Così oltre ad onorare la memoria dei nostri uomini eviteremmo di dover sopportare di dover chiamare un pezzettino di Palermo con il nome di un uomo che fu a capo di una organizzazione terroristica”.

L’annuncio di Orlando. Uno spazio urbano sarà intitolato alle vittime di Nassiriya. Lo ha annunciato oggi il sindaco Leoluca Orlando in occasione del diciassettesimo anniversario della strage dove persero la vita 28 persone, italiane e irachene, fra cui 19 cittadini italiani carabinieri, militari e civili. “E’ un atto dovuto da parte nostra e dell’intera città di Palermo – ha detto Orlando – in ricordo di quella terribile strage in cui persero la vita diciannove carabinieri, molti siciliani. Abbiamo deliberato l’atto e adesso individueremo questo spazio che dovrà essere il più degno e il più adeguato possibile per ricordare per sempre con ammirazione questi nostri militari che hanno sacrificato la vita per la pace e per il nostro Paese”. Fu lo stesso sindaco di Palermo nel 2017 a scoprire nell’atrio di Palazzo delle Aquile una lapide in memoria delle vittime civili e militari della strage di Nassiriya e ad intitolare nel 2016 uno spazio pubblico al Vice Brigadiere di Monreale Domenico Intravaia.


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