Covid, Orlando non firma: le scuole restano aperte - Live Sicilia

Covid, Orlando non firma: le scuole restano aperte

L'annuncio del sindaco in conferenza stampa, stop all'ordinanza

PALERMO – Le scuole a Palermo rimangono aperte. Il sindaco Leoluca Orlando fa marcia indietro e in conferenza stampa rivela di aver sospeso un’ordinanza che in realtà non aveva mai firmato, anche se era bastato il semplice annuncio per mandare in subbuglio la politica regionale. “Questa mattina ho sentito telefonicamente il presidente della Regione Nello Musumeci, il ministro della Salute Roberto Speranza e quella dell’Istruzione Lucia Azzolina – ha detto il Professore – Ho chiesto uno screening di massa per il mondo della scuola già da lunedì, in caso contrario sono pronto a firmare l’ordinanza”.

Una strategia, quella del primo cittadino, che ha comunque colto nel segno nonostante la retromarcia finale: Orlando ha conquistato la ribalta mediatica, si è ritagliato il ruolo di grande oppositore del Governo regionale di cui ha contestato i dati e si è ritrovato, nell’arco di qualche ora, a confrontarsi con due ministri ottenendo rassicurazioni sulla situazione in Sicilia. “Nella prima fase della pandemia siamo riusciti a fare di Palermo l’ultimo dei capoluoghi di provincia in Italia per numero di morti e contagiati – ha detto il Professore – Oggi, nella seconda fase, il governo nazionale ha escluso l’ipotesi di lockdown”.

La guerra sui dati

Un braccio di ferro, quello tra Orlando e la Regione, basato soprattutto sui dati. “A settembre, come presidente dell’Anci, ho chiesto all’assessore Razza di avere i numeri sui contagi e sulle strutture sanitarie da fornire ai singoli sindaci – ha detto il Professore – Dieci giorni fa è stata accolta la richiesta sui dati dei contagi, ma non quella sulle strutture sanitarie. Per questo l’8 novembre ho inviato una lettera a Conte e a Musumeci per manifestare la sofferenza e la preoccupazione per la mancanza di dati”.

Un vuoto che, secondo il primo cittadino, era sufficiente per lanciare l’allarme e quindi minacciare la chiusura delle scuole. “Abbiamo avuto, rispetto al 2019, un incremento dei morti del 25% – ha spiegato il sindaco – e ho predisposto un’ordinanza frutto di un lungo esame delle norme: l’unico provvedimento che posso adottare è quello che fa riferimento alle strutture comunali. C’è grande allarme nel mondo della scuola, dobbiamo garantire nei fatti il diritto all’istruzione ma, mentre per le scuole superiori è stata disposta la Dad, per elementari e medie si è stabilito che devono rimanere aperte a prescindere dalla classificazione delle zone. Ho ritenuto giusto annunciare che avrei adottato l’ordinanza per consentire al mondo scolastico di attrezzarsi”.

Un annuncio che ha provocato le veementi reazioni del governo regionale, che ha difeso a spada tratta quei numeri di cui oggi Orlando ha dovuto riconoscere la correttezza. “Dai vertici istituzionali responsabili del settore, ossia dai ministri Speranza e Azzolina e da Musumeci, ho avuto l’assicurazione che i dati sono quelli che sono stati comunicati – ha continuato il sindaco – Ho avuto anche la garanzia da Musumeci che verranno trovate strutture sanitarie per curare tutte le altre patologie che non siano il Covid”.

Screening di massa nelle scuole

Una retromarcia che Orlando giustifica con le rassicurazioni ricevute, ma anche con la promessa di uno screening di massa nelle scuole e di tempestive informazioni. “Musumeci ha assunto l’impegno di applicare integralmente le limitazioni imposte dal Dpcm – ha detto il Professore – Siamo la Regione col minor numero di tamponi, bisogna pretendere uno screening più ampio e per collaborare abbiamo messo a disposizione la Fiera del Mediterraneo, in cui da ieri opera anche l’Esercito. Faccio a tutti un appello: recatevi in Fiera per il tampone”. Il sindaco punta però sulle scuole: “I dati sono rassicuranti ma riferiti a una platea ristretta, nelle scuole c’è più sicurezza che in giro per la città o a volte anche in famiglia. Il ministro Azzolina sta inviando una lettera a tutti i dirigenti scolastici per chiedere la massima attenzione onde evitare gli assembramenti quando i bambini vengono lasciati a scuola e per questo faccio appello ai familiari dei bambini che frequentano le scuole e ai dirigenti scolastici. Questo deve accompagnarsi a un cambio di passo perché le Uscas faticano o sono assenti”.

In vista nuove restrizioni per mercatini e strade

Questo fine settimana sarà il primo in cui varrà l’ordinanza anti-stazionamento firmata dal sindaco che si dice pronto a intervenire energicamente, in caso di violazioni, chiudendo piazze e singole strade: “Sembra che l’ordinanza stia funzionando e lo smart working negli uffici comunali è quasi al 100%”, ha precisato il sindaco. Un pugno di ferro da applicare anche ai mercatini: “Ogni giorno ricevo un report fotografico, al momento le regole sembrano rispettate ma in caso contrario sono pronto a chiudere i mercatini. Ho anche scritto alle associazioni di categoria, ritenendole responsabili del rispetto delle regole”.

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