Riscoprire la ragione - Live Sicilia

Riscoprire la ragione

In politica si annidano i maestri della manipolazione, gli approfittatori dell'illogico rassicurante porta voti.
SEMAFORO RUSSO
di
3 min di lettura

Immanuel Kant, importante filosofo tedesco del Settecento, definiva l’Illuminismo “l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro”. Personalmente sono stato e sono un illuminista nonostante io creda in un Dio che si è rivelato, gli illuministi non gradivano le religioni e per giunta rivelate, nei dogmi cattolici, nel mistero trascendente che spesso sembra fare a pugni con l’intelletto di cui parla Kant. Però, riprendendo San Tommaso e soprattutto Sant’Agostino, sebbene la fede superi la ragione, che non può comprendere ogni cosa, mai questa viene annullata dalla fede, anzi, esiste uno stimolo reciproco. Abbiamo bisogno oggi , nel delirante festival della “minorità” kantiana innalzata a valore con il ballo “non ce n’è coviddi” mentre di “coviddi” si muore o il ciondolo anti-virus presentato addirittura alla Camera che nemmeno Wanna Marchi, di una bella immersione nell’illuminismo di Rousseau, Voltaire, Montesquieu.

Abbiamo bisogno di riscoprire la ragione e lo spirito critico in un tempo in cui spadroneggiano i loro nemici di sempre, la credulità inopinata, il brulicare di verità pret-a-porter, la diffusione sistematica di bugie, false notizie, l’instillazione del dubbio, di veleni, del terrore che a sua volta produce reazioni insane, l’odio, la violenza, le discriminazioni. Sui social, e non solo, trionfa lo scempio delle condivisibili conquiste dell’Illuminismo. Una sterminata prateria virtuale e non in cui è stato innalzato l’altare dell’irrazionalità, sistemata la macelleria del buon senso, la fucina dei complotti internazionali, universali, cosmici, l’orgia delle negazioni dinanzi alle evidenze. La politica ne fa ovviamente le spese perché lì si annidano i maestri della manipolazione, gli approfittatori dell’illogico rassicurante porta voti, i registi, insieme ai grandi sacerdoti del dio denaro e del successo trash, di un film che vede le donne e gli uomini preda costante di una qualche paura o seduzione da confondere pure chi vorrebbe salvarsi con il raziocinio. Sovranisti, populisti, fascisti, fondamentalisti religiosi (di tutte le religioni intendo, compresa la cristiana) razzisti e qualunquisti disordinatamente mirano allo stesso obiettivo: disattivare la ragione, spegnere il sapere, oscurare lo spirito critico, condizionare il diritto e i diritti e svuotare la democrazia togliendole la sostanza. Ciò che sta accadendo negli Stati Uniti è una lampante conferma di quanto milioni di persone possano essere indotte a calpestare ragione, spirito critico, democrazia sostanziale assecondando impulsi delle viscere. Indotti da qualcuno, Donald Trump, nemico dei diritti universali, delle donne, degli omosessuali, dell’uguaglianza tra gli esseri umani, insensibile alle grandi questioni ambientali e del cambiamento climatico. Costruttore di muri, amico degli industriali delle armi, di chi inquina, dei suprematisti bianchi, degli adoratori del profitto. Nemico dell’Europa, della Chiesa di Papa Francesco. Tenace fino alla fine, asserragliato nel suo fortino a forma ovale a diffondere artatamente sospetti, brogli senza prove, calunnie e insulti contro l’avversario, a irridere tuttora, al pari del suo clone Jair Bolsonaro in Brasile, alla pericolosità di un virus che ha ucciso migliaia e migliaia di suoi connazionali. Un gobbamondo in meno, adesso che ha vinto Joe Biden, della lunga fila di mediocri personaggi con nelle mani un potere più o meno grande usato come clava.

Il compianto Gigi Proietti diceva di diffidare di coloro che non sanno ridere, c’è da diffidare anche di coloro che non sanno perdere minando il campo prima dell’uscita di scena. In Italia Matteo Salvini, ammiratore di Putin, ultimamente andava in giro con una mascherina propagandistica a favore di Trump. Non mi meraviglio, ce lo insegna Cicerone, “pares cum paribus facillime congregantur”. Ognuno facilmente frequenta i suoi simili, magari senza badare al crepuscolo della ragione. 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI