Covid, sanità in affanno: “Riaprite il Vittorio Emanuele” - Live Sicilia

Covid, sanità in affanno: “Riaprite il Vittorio Emanuele”

La protesta stamattina davanti al cancello dell'ormai dismesso ospedale di via Plebiscito.
LA MANIFESTAZIONE
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CATANIA – “Mancano i posti letto ma avete chiuso gli ospedali”. Recita così uno degli striscioni che stamattina è stato appeso sulle inferriate e sui cancelli dell’ormai dismesso ospedale Vittorio Emanuele di Catania. Una protesta che vuole alzare i riflettori sul sistema ospedaliero in affanno da quando è arrivata la seconda ondata della Pandemia. Varie associazioni e partiti politici, tra cui Sicilia Risvegli Onlus, Potere al Popolo – Catania, Comitato di Solidarietà Popolare “Graziella Giuffrida”, hanno promosso la manifestazione che si è svolta in via Plebiscito. 

“La debolezza del nostro sistema sanitario nazionale – scrivono in una nota i promotori dell’iniziativa –  è dovuta ad anni e anni di tagli alla sanità pubblica che hanno prodotto la chiusura di reparti o, in alcuni casi, di interi ospedali”. Per le associazioni inoltre dietro a questa situazione c’è “la mancata assunzione di personale che ha determinato l’assenza di turn-over tra chi andava in pensione e chi veniva assunto”. 

Poi si parla dei tagli. “Negli ultimi 10 anni sono stati sottratti alla Sanità 37 miliardi di euro. Nello stesso lasso di tempo, abbiamo perso 70 mila posti letto e 359 reparti ospedalieri. Secondo le associazioni di categoria mancano in organico 50 mila infermieri e decine di migliaia di medici.”

Ecco le richieste per far fronte all’emergenza: “L’immediata riapertura dei presidi ospedalieri chiusi, o parzialmente funzionanti, La requisizione delle cliniche private che devono essere messe a disposizione dei bisogni del popolo, l’assunzione immediata del personale sanitario necessario e la stabilizzazione dei contratti precari”.

“Non ci muoveremo da qui, fin quando non avremmo delle risposte ben precise ed in aiuto per la popolazione che sta vivendo il terrore”, dice Pietro Crisafulli, dell’associazione Sicilia Risvegli. 

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