"Covid, ora filtra la speranza: cosa dicono gli ultimi dati"

“Covid, ora filtra la speranza: cosa dicono gli ultimi dati”

Cosa dicono gli ultimi numeri sui tamponi alla Fiera del Mediterraneo e negli ospedali palermitani.
PARLA IL COMMISSARIO COSTA
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PALERMO- Sono ancora i giorni difficili della pandemia. Ma forse comincia a filtrare un tenue raggio di speranza. Mentre i numeri dei bollettini continuano a fotografare vicende nate qualche tempo fa, il trend del presente non appare più catastrofico. Significa che si intravvede una via d’uscita vicina dalla seconda ondata? No, significa che sembra profilarsi un orizzonte un po’ meno critico, per effetto delle misure restrittive e di maggiori comportamenti virtuosi. I pronto soccorso appaiono un po’ meno affollati, per esempio. Un dato che va preso con le pinze ma che assume consistenza via via che passano i giorni.

Fiera del Mediterraneo, i dati sui positivi

Il punto lo facciamo con il dottore Renato Costa (nella foto), commissario per l’emergenza Covid a Palermo e provincia. “Partiamo – dice – dai tamponi rapidi alla Fiera del Mediterraneo. Da quando abbiamo iniziato (erano gli ultimi giorni di ottobre, ndr), siamo arrivati alla quota di 21mila. Abbiamo isolato 1800 positivi asintomatici. Trovavamo un positivo ogni dieci e siamo a uno ogni venti. È stato importantissimo tracciare e prevenire, con l’isolamento di questi soggetti, la diffusione del virus. I pronto soccorso e le strutture sono meno in sofferenza. Abbiamo aperto posti letto Covid a Petralia e a Termini Imerese e a breve ci sarà un’altra apertura in provincia. Abbiamo realizzato degli screening mirati per categoria, potenziando le Usca. Abbiamo sempre agito preparandoci allo scenario peggiore e penso che non sono stati commessi errori”.
“Siamo stati i primi a usare i tamponi rapidi nelle ambulanze e i Covid Hotel – prosegue il commissario -, siamo riusciti a continuare a erogare le prestazioni per i pazienti no Covid. Il peggio è passato? Non lo so. Gli ultimi dati ci dicono che iniziamo a vedere la speranza, io sono ottimista”.
È la versione dei fatti di una persona che ha lavorato a testa bassa e che si presta, come è ovvio, a sottolineature, consensi e critiche. Questa storia della pandemia – vale in tutti i sensi – è pure un terreno di scontro di fazioni, di politica e perfino di schieramenti nati all’ombra di sua maestà la Sanità, perché la Sanità è (con il resto) politica. Le parole del dottore Costa sono, come altre, una concreta testimonianza dal campo.

Cosa succede nei pronto soccorso

Cosa succede nei pronto soccorso palermitani, nel frattempo? Stamattina abbiamo fotografato la situazione fatta di numeri e stati d’animo. Pure in questo caso è necessario essere cauti: c’è comunque una leggera flessione negli accessi, non tanto da far tirare un sospiro di sollievo, ma c’è. Aggiornando il bollettino a stasera, alle sei e mezza circa del pomeriggio, si nota il seguente panorama. Al pronto soccorso dell’ospedale Civico ci sono trentasei persone, con un indice di sovraffollamento del 120 per cento. Al ‘Cervello’, l’altro pronto soccorso Covid, sono trentuno, per un indice del 155 per cento. Sono numeri migliori di qualche giorno fa.


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