“Monitoriamo con attenzione tutti i settori giovanili e su Rauti avevamo posato gli occhi da un po’”. Renzo Castagnini, direttore sportivo del Palermo, è orgoglioso per esser riuscito a portare un prospetto importante come Nicola Rauti in maglia rosanero.
Intervistato da Il Corriere dello Sport, l’ex ds del Brescia, ha raccontato come è andata la trattativa col Torino per riuscire a strappare alla concorrenza l’attaccante classe 2000: “All’inizio prenderlo sembrava impossibile, il Torino lo ha aggregato alla prima squadra – ha spiegato Castagnini -. Quando si è capito che lo avrebbe mandato in giro per un altro anno, ci siamo fatti avanti”.
All’arrivo di Rauti nel capoluogo siciliano aleggiavano parecchi dubbi intorno al mercato fatto dalla società rosanero: “Tutti si aspettavano un bomber di nome invece che un ragazzo? Ma il calcio non ha età, se uno è bravo lo è a 20 anni come a 30 – ha affermato il ds del Palermo. Io a Cosenza vinsi (la C del 1998) lanciando Margiotta che aveva l’età di Rauti e fece 20 gol. Tutti i giocatori che abbiamo preso li conoscevamo bene e li ritenevamo adatti al nostro progetto. Rauti non ha un passato da spendere ma ha fame, qualità e prospettive – ha concluso Castagnini -. Se non si smarrisce, diventerà un giocatore vero”.
