Covid, chi va in zona rossa e chi resta in bilico: cosa cambia

Covid, chi va in zona rossa e chi resta in bilico: cosa cambia

Tutte le novità. Ecco che cosa cambia.
LA PANDEMIA
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Abruzzo in zona rossa e tre regioni – Friuli Venezia Giulia, Molise e Veneto – che devono adottare ulteriori misure per contenere la crescita del virus nei propri territori ed evitare di mandare in sofferenza le strutture ospedaliere. Le indicazioni che scaturiscono dal monitoraggio settimanale del Ministero della Salute, nonostante l’indice di contagiosità (Rt) sia passato in una settimana dall’1,4 all’1,18, confermano come l’epidemia sia ancora a “livelli critici” in tutta Italia ed imponga di mantenere, ed in alcuni casi rafforzare, le restrizioni già in atto.

Zone rosse e regioni in bilico

A Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano, si aggiunge così in zona rossa anche l’Abruzzo. Speranza ha firmato l’ordinanza in vigore da domenica 22 anche se la regione, di fatto, era già nella fascia con le misure più dure da qualche giorno per volere del presidente Marco Marsilio. Con un’altra ordinanza il ministro ha invece rinnovato fino al 3 dicembre i provvedimenti per le prime 6 regioni che erano finite in fascia rossa e arancione.
L’Abruzzo è quindi al momento l’unica regione che cambia colore ma, avverte l’Istituto superiore di Sanità, ce ne sono altre tre in bilico perché hanno un rischio moderato ma con una probabilità elevata di passare al rischio alto nel prossimo mese. Sono il Friuli Venezia Giulia, che oggi è arancione, Molise e Veneto, che restano al momento in fascia gialla. Sottolinea il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro: “Non dobbiamo cantare vittoria. Bisogna mantenere con forza le misure adottate”. 

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