Dopo trent'anni, al via i lavori di dragaggio del porto di Ognina

Dopo trent’anni, al via i lavori di dragaggio del porto di Ognina

L'impegno del presidente della Regione e dell'assessore Marco Falcone.

CATANIA – “Sono lavori che dovrebbero essere effettuati con una periodicità ragionevole, invece da trent’anni non si interviene”.  Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dando il via stamani ai lavori di dragaggio del porticciolo Ognina a Catania, accompagnato dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. “Rimuoveremo relitti e materiale vario, che incivilmente sono stati scaricati in mare determinando un costante pericolo per le imbarcazioni e un affronto per l’ambiente”, ha detto ancora Musumeci.

Progettualità e fondi

“L’operazione che stiamo conducendo con l’assessorato alle Infrastrutture – spiega il governatore – rientra in una serie di interventi a favore della portualità che il mio governo sta portando avanti da tre anni e che ha visto un impegno di 112milioni di euro, tra fondi stanziati già impegnati e fondi stanziati già spesi e fondi che andremo a realizzare quando i cantieri saranno aperti, speriamo, nei prossimi mesi”. 

E ancora: “Se vogliamo essere un polo di attrazione turistico, non possiamo non partire dalla pulizia dei luoghi nei quali siamo chiamati a operare. Il porto di Ognina – spiega Musumeci – non è soltanto un luogo che contribuisce a fare il prodotto interno lordo di questa città, ma è anche un luogo dove si può inventare una nuova politica del turismo:  questo è l’obiettivo per il quale stiamo intervenendo, assieme all’assessore Marco Falcone, sui porti siciliani”.     

L’assessore

Le parole di Marco Falcone. “Raccogliendo le aspettative di cittadini e pescatori di Catania, il Governo Musumeci mantiene oggi l’impegno sul porticciolo di Ognina, una perla della città che merita di essere ben manutenuto e rilanciato”. L’assessore alle infrastrutture guarda già al futuro: “Stiamo infatti già programmando – dichiara – un ulteriore intervento da circa un milione per il complessivo risanamento di fondali e infrastruttura, così come abbiamo già fatto in altri porti di Sicilia”.

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