L'Anello ferroviario resiste al Covid, ma per le feste rimarrà un cantiere

L’Anello ferroviario resiste al Covid, ma per le feste resterà un cantiere

Foto dalla pagina Facebook 'Palermo in Progress'
Il centro si libererà delle barriere in superficie, tranne una fondamentale. E l'opera non è che a metà

PALERMO – Il Covid non rallenta il passo dei lavori all’Anello ferroviario, ma entro Natale non tutte le aree del centro interessate verranno restituite alla città. Prosegue a pieno regime l’attività degli operai del gruppo D’Agostino Costruzioni, una cinquantina di persone a cui vanno aggiunti i dipendenti delle ditte affidatarie, ma il cronoprogramma delineato dal Comune ha subìto alcuni ritardi. È successo nell’area che interessa le vie Roma, Emerico Amari, Riccardo Wagner e Isidoro La Lumia, ma i disagi riguarderanno soprattutto l’imbocco di via Ruggero Settimo.

La riapertura è vicina, ma…

“La ditta D’Agostino fa presente che entro questa settimana libererà l’area 6.2 – conferma appunto Piero Ceraulo, segretario della Fillea Cgil Palermo –. Possiamo dire che nonostante alcune complicazioni, dettate da casi di contagio in cantiere, siamo contenti si sia superata una fase sicuramente complicata. Col Covid il rischio poteva essere molto più alto, con una potenziale diffusione dei contagi fra gli operai e addirittura la chiusura del cantiere. L’azienda però ha affrontato la situazione in maniera molto diligente – osserva – anche grazie all’istituzione di un comitato di verifica e controllo in cui sono presenti anche i sindacati”.

La vera battuta d’arresto però, che si tradurrà in un centro città non del tutto ‘pronto all’uso’ in tempo per le feste, riguarda l’area 6.4 ovvero l’imbocco di via Ruggero Settimo. Il cronoprogramma comunale prevedeva che il 30 novembre venisse liberato, tornando percorribile per intero dopo una chiusura di oltre quattro mesi, ma così non sarà: i lavori procederanno per almeno tre mesi ulteriori. È emerso venerdì scorso in una videoconferenza in cui la ditta D’Agostino e la Rete ferroviaria italiana hanno rappresentato difficoltà nel rispettare i tempi inizialmente previsti. Per le festività natalizie dunque sarà presente il ‘tappo’ all’inizio dell’arteria dello shopping palermitano.

Le istituzioni seguono i risvolti

I tempi dunque non sono più in linea con quanto atteso dal viceministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, che a luglio scorso aveva indicato la stessa data per ‘liberare’ Palermo quantomeno dai lavori visibili, annunciando anche una riqualificazione generale dei luoghi dell’Anello ferroviario. Oggi l’esponente siciliano del Movimento cinque stelle ha visitato il sito di piazza Castelnuovo, in un sopralluogo nel corso del quale è stata ribadita la volontà di sospendere i lavori durante le festività natalizie e consentire quantomeno il passaggio pedonale nel tratto di fronte al teatro Politeama. Verranno adottate anche barriere trasparenti per delimitare le zone dei lavori in corso senza rovinare la vista ai passanti.

“Siamo perfettamente coscienti del grande sforzo compiuto in questi mesi per recuperare i tanti, troppi mesi perduti dopo il fallimento della precedente impresa – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – ma comprendiamo anche che ogni ulteriore giorno di ritardo è motivo di preoccupazione per tutti coloro che dal cantiere subiscono un danno. Soprattutto in questo periodo e ancor di più in vista di un periodo festivo che si preannuncia estremamente complicato per il Covid-19, chiediamo ad Rfi e all’impresa un ulteriore sforzo, in quello spirito di collaborazione che ha caratterizzato gli ultimi mesi di contatti e incontri”.

Il cantiere al porto

Una scadenza lunga fissata fin dall’inizio riguarda invece via Crispi: il Comune aveva già indicato che “entro il 23 dicembre” verrà smantellato quello che di fatto rimarrà presto l’ultimo cantiere in superficie. Attualmente la parziale chiusura comporta una deviazione per i veicoli diretti verso piazza XIII Vittime, che nonostante le limitazioni anti Covid spesso continuano a generare traffico lungo la strada che costeggia il porto.

Secondo lotto ancora all’alba

Ma finora dell’Anello ferroviario non è stata realizzata che la prima metà. Nei mesi a venire si dovrà lavorare al secondo lotto dell’opera, il cui progetto da 100 milioni di euro è stato presentato dalla Rete ferroviaria italiana all’inizio del mese scorso. Il progetto prevede la creazione della fermata ‘Turrisi Colonna’ in corrispondenza dell’ex stazione Lolli, la riqualificazione urbana dell’area circostante e il collegamento sotterraneo delle fermate Politeama e Notarbartolo. Rfi inoltre ha previsto la riqualificazione dell’area in cui sorgerà la fermata ‘Turrisi Colonna’, che verrà arricchita con verde e aree pedonali. Nelle immagini di Rfi, l’Anello ferroviario al completo e il render della zona della fermata.

Dopo l’ok del Provveditorato alle opere pubbliche e quello della Regione si procederà a indire la gara d’appalto. Poi i lavori dovrebbero essere completati in quattro anni, chiudendo definitivamente l’Anello ferroviario e connettendo il sistema metropolitana all’aeroporto Falcone-Borsellino. “Da qui al prossimo anno ci aspettiamo un’ulteriore accelerazione, che non esclude un aumento della forza lavoro – commenta il segretario Ceraulo –. È un discorso generale che vale anche per i lavori ai sessanta metri della galleria in vicolo Bernava, fondamentali per un’altra grande opera qual è il Passante ferroviario. O le opere infrastrutturali si legano fra di loro o saranno sempre monche, manchevoli di qualche pezzo”.


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