Gesip, un carrozzone di debiti: 19 indagati fra cui Orlando e Cammarata

Gesip, un carrozzone di debiti: 19 indagati, fra cui Orlando e Cammarata

Hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini da parte della procura

PALERMO – Commissari, liquidatori, manager e sindaci in carica come Leoluca Orlando o ex nel caso di Diego Cammarata. Sono tutti indagati dalla Procura della Repubblica di Palermo per la bancarotta della Gesip Spa, dichiarata fallita nel 2015.

Quando l’anno scorso si seppe dell’inchiesta gli indagati erano dodici.
Ora il fascicolo si è ingrossato e sono in 19 ad avere ricevuto un avviso di conclusione delle indagini. E sono spuntati anche i nomi di Cammarata, Orlando e di Luisa Latella che del comune fu commissario tra gennaio e maggio 2012.

L’avviso, firmato dal pubblico ministero Claudia Bevilacqua, è del 12 ottobre scorso ma Livesicilia ne è venuta a conoscenza ora.
Avrebbero tutti contribuito ad aggravare il dissesto della Gesip, società in house del Comune di Palermo, socio unico, dichiarata fallita nel 2015.

Il dissesto contestato ammonta a 29 milioni di euro accumulati tra il 2008 e il 2012. Secondo la Procura e i finanzieri del Gruppo tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico finanziaria, “i liquidatori, gli amministratori e i sindaci avrebbero perseverato nella amministrazione della società pur in presenza di un gravissimo squilibrio patrimoniale e di indebitamento elevatissimo, i componenti dei collegi sindacali per avere omesso di vigilare adeguatamente sull’operato degli amministratori e dei liquidatori, astenendosi da richiedere la dichiarazione di fallimento”.

La società era nata nel 2001 con l’obiettivo di stabilizzare i lavoratori del bacino Lsu che dovevano occuparsi dei cimiteri, delle manutenzioni e dei servizi di pulizia della città. Negli anni divenne in un carrozzone con duemila dipendenti, poi nel 2015 arrivò la dichiarazione di fallimento.

L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a Giuseppe Barcellona, Diego Cammarata, Salvatore Cottone, Renato Di Matteo, Luigi Di Simone, Giuseppe Enea, Fabio Giuseppe Filippazzo, Matteo Giambanco, Claudio Iozzi, Giovanni La Bianca, Luisa Latella (che del comune fu commissario straordinario tra gennaio e maggio 2012), Salvatore Licata, Stefano Mangano, Piero Mattei, Leoluca Orlando, Mario Parlavecchio, Luigi Passaglia, Massimo Primavera, Serafino Visalli. Adesso gli indagati potranno presentare memorie o chiedere di essere interrogati. Poi la procura chiederà il rinvio a giudizio.

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