Niente tasse anche fuori dalle nuove zone rosse e dall’8 dicembre via al cashback: il Governo cerca di chiudere il quarto decreto Ristori.
Sarà prevista un’ampia proroga fiscale per le imprese che nel primo semestre hanno subito una diminuzione del fatturato del 33%. M5s chiede un’altra rottamazione delle cartelle. Salta invece l’ipotesi di un bonus di Natale da 500 euro per i lavoratori in cassa integrazione.
Confermato il piano cashback del governo che prevede il rimborso al 10% per gli acquisti effettuati nei negozi fisici con pagamento elettronico (carte ma anche App).
Il decreto del Mef ha ricevuto il via libera della Corte dei Conti ed è attesa nei prossimi giorni la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Questo significa che vi rientreranno anche gli acquisti di Natale.
Il programma entrerà a regime gennaio, ma come sperimentazione a dicembre ci sarà un rimborso straordinario che vale fino a 150 euro. Da gennaio ci saranno due rimborsi semestrali sempre da 150 euro l’uno accreditati sul conto corrente.
Per chi utilizza di più i sistemi elettronici previsto un maxi rimborso da 3 mila euro.
La condizione necessaria è l’effettuazione di almeno 50 operazioni a semestre. A Natale ne basteranno dieci. Non c’è un importo minimo di spesa. Previsto un tetto alle spese rimborsabili di 150 euro. Qualora si spendesse di più in un singolo acquisto il rimborso si fermerebbe comunque a 15 euro.
Per i primi 100 mila cittadini, registrati al programma, che avranno fatto il maggior numero di acquisti con carte e app di pagamento sarà riconosciuto il super cashback di 1.500 euro ogni 6 mesi.
Per partecipare al cashback bisognerà registrarsi scaricando l’App IO, e cioè quella dei servizi della Pubblica amministrazione via Spid, o avendo con la Carta di identità elettronica. Ci sarà anche la possibilità di accedervi tramite i sistemi di chi rilascia le carte.
