Uccisa dall'ex dopo 12 denunce: lo Stato si scusa e risarcirà i figli

Uccisa dall’ex dopo 12 denunce: lo Stato si scusa e risarcirà i figli

Il presidente Conte ha messo fine alla vicenda, ammettendo gli errori.

PALAGONIA – Aveva chiesto indietro i soldi del risarcimento per l’omicidio della madre. Ma adesso, lo Stato chiede scusa e darà il giusto indennizzo ai figli di Marianna Manduca, la donna uccisa dall’ex marito a Palagonia nel 2007, dopo averne denunciato le violenze per ben 12 volte.

Le parole di Conte

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio dei Ministri Conte, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – si legge sul profilo Facebook dell’avvocato Carmelo Cali, cugino di Marianna, che ha adottato i ragazzi, all’epoca minorenni, dopo il femminicidio della madre. Calì riporta quanto scritto dal comune di Palagonia.

La storia di Marianna

“Marianna Manduca fu assassinata nel 2007 a Palagonia, dal marito Saverio Nolfo, che aveva a suo carico ben 12 denunce per minacce e maltrattamenti in precedenza avanzate dalla sfortunata Marianna. La Corte d’Appello di Messina recentemente, aveva revocato il risarcimento per danno patrimoniale ai figli della Manduca, all’epoca del fatto ancora minorenni”.

La battaglia legale

Una lunga battaglia, quella portata avanti dai parenti di Marianna. Una battaglia conclusa con le parole di Conte, come si legge nel post del Comune. “Dal Presidente Conte sono arrivate finalmente le tanto attese dichiarazioni che sottolineano l’errore dello Stato in merito alle argomentazioni inquisitorie e la volontà di rimediare al danno patrimoniale e morale subito.Infatti, con sentenza dell’8 aprile 2020, La Cassazione aveva bocciato la decisione dei giudici della Corte d’Appello di Messina adducendo “…un percorso argomentativo in contrasto con le regole che governano l’accertamento del concatenarsi degli eventi”.

L’indennizzo

“Il giusto indennizzo per il barbaro gesto femminicida, sarà quindi indirizzato alla nuova famiglia dei figli di Marianna, prevedendo non solo il danno patrimoniale ma anche quello non patrimoniale. Dalle parole di Giuseppe Conte: “Certo, non riavranno più la loro mamma, giovane e bella, ma lo Stato sottoscriverà un accordo transattivo, perché deve essere in grado di riconoscere i propri errori”.

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