Speziale, Lipera all'attacco: "Dopo Le Iene revisione del processo" - Live Sicilia

Speziale, Lipera all’attacco: “Dopo Le Iene revisione del processo”

Il penalista ha convocato la stampa sugli ultimi risvolti di quanto accaduto il 2 febbraio 2007 fuori dal Massimino.
CASO RACITI
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CATANIA – L’avvocato Giuseppe Lipera all’attacco dopo i vari servizi de Le Iene su alcuni dubbi nella ricostruzione dei fatti che hanno portato alla morte dell’Ispettore Filippo Raciti, in quel famoso 2 febbraio 2007, durante il derby Catania-Palermo. Oggi il difensore di Antonino Speziale, condannato con sentenza irrevocabile, ha convocato i giornalisti per riassumere i nodi di una vicenda che – secondo il penalista – ha ancora diversi punti oscuri. Per Lipera non ci sono altre strade che la revisione del processo. Inoltre il difensore ha portato alla conoscenza dei media le condizioni di salute del suo assistito che tra pochi giorni finirà di espiare la pena.

“Antonino Speziale soffre di obesità – dice Lipera – e va in apnea durante il sonno, nonostante questo il Tribunale di Sorveglianza di Messina ha deciso di non decidere in merito alla richiesta dei legali di concedergli gli arresti domiciliari, infatti l’udienza fissata per il 16 settembre è stata più volte rinviata e verrà trattata il 9 dicembre, appena 5 giorni – argomenta ancora- prima della sua effettiva scarcerazione, in quanto lo stesso sta per finire di scontare la sua pena”.

“Negli ultimi mesi sono stati accesi i riflettori alla sua vicenda processuale grazie al programma televisivo “Le Iene” e al giornalista Ismaele La Vardera, il quale ha – dichiara Lipera – ricostruito i fatti e ha smosso diverse coscienze, infatti hanno anche raccolto due testimonianze che a parere del collegio difensivo hanno un rilevante valore probatorio”.

E spiega: “Una donna, presente al momento della sepoltura dell’Ispettore Raciti, ha assistito all’istante in cui dei poliziotti si avvicinavano al padre e la sorella del Raciti e gli comunicavano le proprie scuse perché «Raciti è morto a causa di una manovra accidentale da parte del collega», e un uomo, figlio di un collega del padre di Raciti, ha dichiarato che suo padre era stato informato dallo stesso Sig. Raciti che “sapeva la verità, ma non poteva parlare”.

“Inoltre – argomenta ancora Lipera – lo stesso La Vardera è stato convocato presso la Procura della Repubblica, la quale pare voglia vederci meglio su tutta l’intera storia. Tutti elementi che ritengo sufficienti, – chiosa l’avvocato Lipera – per cui presenterò istanza direttamente al Procuratore della Repubblica di Catania, Dott. Carmelo Zuccaro, affinché, una volta terminate le doverose attività di indagine, lui stesso chieda al Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catania di presentare la richiesta di revisione del processo avanti la Corte di Appello di Messina”.

“Grazie a “Le Iene” – dice Lipera – la vicenda umana e processuale di Speziale non è ancora finita, ricominciamo la nostra guerra affinché venga riconosciuta la verità coscienti del fatto che, a prescindere, Filippo Raciti è stato un eroe, morto in servizio e a causa di servizio, ma non è stato ucciso da Antonino Speziale e nemmeno dal povero Micale”.

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