Comune di Palermo, assenteismo di massa ai Servizi cimiteriali

Palermo, assenteismo ai Servizi cimiteriali: 55 indagati – I NOMI

Per 18 dipendenti e operai di Coime e Reset scatta l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: ecco l'elenco - VIDEO

PALERMO – Dopo il caos gestionale nei camposanti con le bare ammassate, dopo il presunto giro di mazzette per ottenere in fretta una sepoltura adesso viene fuori l’assenteismo di massa all’ufficio Servizi cimiteriali del Comune di Palermo.

Gli indagati sono 55, a 18 di loro il giudice per le indagini preliminari ha imposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’inchiesta è dei carabinieri del Nucleo investigativo e degli agenti della Polizia municipale, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demonitis e dai sostituti Francesca Mazzocco e Andrea Fusco. I reati contestati sono falsa attestazione di presenza in servizio e truffa ai danni dell’amministrazione comunale.

Le indagini sono partite da alcune segnalazioni anonime e si sono concentrate sugli uffici di via Lincoln dove lavorano sia dipendenti comunali che delle partecipate Reset e Coime.

Il modus operandi era ripetitivo: assenze ingiustificate e colleghi che timbravano il cartellino per chi non era al lavoro. Tutto documentato con appostamenti e video. GUARDA IL FILMATO

Nel corso di cinque mesi d’indagine i carabinieri hanno documentato quasi 2.000 “timbrature sospette”, di cui 240 contestate, a testimonianza del fatto che si trattasse di un fenomeno diffuso tra gran parte dei dipendenti dell’ufficio comunale.

I vigili urbani si sono concentrati sui dipendenti addetti ai servizi di assistenza ai funerali. Piuttosto che espletare i loro compiti se ne andavano in giro a sbrigare faccende private.

Nel complesso, l’indagine ha consentito di ricostruire condotte penalmente rilevanti su 55 impiegati, ovvero più di un terzo dei circa 150 dipendenti che prestano servizio presso l’ufficio.

I nomi degli indagati

Ecco l’elenco degli indagati a cui il giudice per le indagini preliminari Ermelinda Marfia ha applicato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: Salvatore Buongiorno, Francesco Confalone, Giovanni Crivello, Gioacchino D’Asaro, Antonino Di Fede, Francesco Di Giovanni, Rosario Di Vincenzo, Giuseppe Fini, Lucio Marullo, Domenica Occhipinti, Napoleone Pirinei, Giuseppe Polizzi, Salvatore Pullara, Maurizio Romeo, Luigi Runza, Antonino Russo, Domenico schimmenti, Aurelio Scirè.


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