"Maledetto Covid che uccide...", l'addio a Roberto Pirera - Live Sicilia

“Maledetto Covid che uccide…”, l’addio a Roberto Pirera

Lavorava come ingegnere al Comune di Palermo. Era un appassionato di automobilismo.

PALERMO- Ci sono persone che magari non conosci, che non hai mai incontrato, perché certe strade non si incrociano. Non le conoscevi e loro non conoscevano te, ma, nell’ultimo passo, scopri quanto fossero amate e la profondità del cratere che lascia un inatteso commiato. E lo scopri non solo per la vastità del clamore che la scomparsa suscita, ma perché avverti una sofferenza inaffondabile. E allora cominci a sentire la mancanza, in morte di quelle persone che non hai avuto la fortuna di incontrare in vita, se non, magari, fuggevolmente. Il Covid ha portato via Roberto Pirera, ingegnere al Comune di Palermo, appassionato e competentissimo amante dell’automobilismo.

Era andato da poco in pensione

Ha scritto sulla sua pagina Facebook l’assessore Giusto Catania, rievocando il più recente colloquio: “Roberto, adesso che te ne vai in pensione ti annoierai?” – “No, finalmente posso concludere il mio libro sulla targa Florio. Ho delle importanti fotografie storiche”. – “Questo Covid ci impedisce perfino di abbracciarci”- “Ci abbracceremo presto, ma ci tenevo moltissimo a venire a salutarti”. Sono passate solo poche settimane da quando Roberto Pirera, in occasione della sua ultima giornata di lavoro, entrava nella mia stanza per salutarmi. E questo maledetto virus, oltre a privarci di un saluto affettuoso, ci impedirà di rivederci. Oggi la notizia della sua scomparsa è arrivata improvvisa e ha gettato tutti noi nello sconforto. Roberto Pirera è stato un tecnico serio e rigoroso dell’Ufficio Mobilità del Comune di Palermo. Un lavoratore appassionato e puntuale. Ho lavorato con lui dal 2014 ed è stato un valido collaboratore che ha contribuito, con la sua professionalità, a rendere praticabili le scelte dell’amministrazione comunale. Ciao, Roberto. Che la terra ti sia lieve”.

“Maledetto virus che uccide!”

L’assessore aggiunge: “Era una persona molto seria, un uomo attentissimo sul lavoro, mai subalterno. Diceva sempre quando non era d’accordo. Solo da poco ci davamo del tu: da vero signore si era attenuto a un formale lei. Una persona riservata e affettuosa. Il virus ci ha devastato e continua a devastarci, anche oltre i terribili aspetti sanitari. Vedo l’egoismo che prevale, vedo il danno della rottura delle relazioni sociali. E questo mi preoccupa ancora di più”. Il consigliere comunale Ottavio Zacco commemora: “Questo maledetto virus continua ad uccidere! L’Ingegnere Roberto Pirera è stato per anni al servizio della città con impegno, serietà, onestà… Una persona perbene, rispettoso e sempre pronto a risolvere i problemi della comunità. Da novembre era in pensione e ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita nei reparti Covid del Cervello e poi di Partinico”.

Tanti morti, ognuno una storia

E ti fermi a pensarci. Pensi ai mille morti di ieri in tutta Italia. Alla carneficina dall’inizio della pandemia. Ognuno di loro era uno sguardo, un sentimento, un affetto in dissolvenza. Ognuno di quelli che sono morti soli era molto di più del numero inserito in un bollettino. Scrive Salvatore Requirez, direttore sanitario dell’ospedale Civico: “Purtroppo Roberto non ce l’ha fatta. Dal ricovero in Area d’Emergenza al P.O. Cervello alla T.I. di Partinico solo una maledetta escalation di complicazioni. Nel giro di una settimana il virus si porta via una persona di valore, competente, riservata, appassionata eppure lontana dalle polemiche sterili dei perdigiorno e dai discorsi da bar che ammorbano il web, gli stessi che, tuttavia, ci avevano fatto ridere anche nel nostro ultimo incontro all’ACI. Mi piace ricordarlo così, in un ambiente di cultori veri, per ore a parlare di grandi corse e magnifici piloti, con il solo piacere del confronto di idee e progetti. Ti sia lieve la terra, Roberto. Ci mancherai”. Spiccano le condoglianze dell’Automobile Club di Palermo e del suo presidente, Angelo Pizzuto. Intanto, assistiamo sgomenti al rumore che fanno le persone gentili quando vanno via. Non le abbiamo mai incontrate, forse. Ma adesso, disperatamente, ci mancano.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI