Sedici anni senza Felicia Impastato, Musumeci: "Un esempio"

Sedici anni senza Felicia Impastato, Musumeci: “Un esempio”

Il governatore annuncia: "Tra una settimana il casolare passerà alla Regione"

PALERMO – “La forza e la tenacia con cui Felicia Bartolotta Impastato ha testimoniato – fra le prime donne in Sicilia – il suo ‘no’ alla mafia è stata una scelta che rimane da esempio e che va sempre ricordata. L’anniversario della sua scomparsa (2004) assume quest’anno un significato particolare: il casolare dove è stato rinvenuto il corpo straziato del figlio Peppino è ormai patrimonio della Regione Siciliana, che lo ha voluto sottrarre alla completa distruzione”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. “Il 15 dicembre avrà luogo la nostra formale presa in possesso del fabbricato. È stata una procedura di esproprio lunga e complicata ma alla fine siamo riusciti a non cancellarne il valore simbolico che rappresenta nella lotta allo strapotere mafioso. Sulla destinazione, saranno il Comune di Cinisi e la Città metropolitana di Palermo a decidere”, conclude Musumeci. La procedura per l’esproprio del casolare, dove il 9 maggio ’78 Impastato fu ucciso dalla mafia, era iniziata oltre un anno fa. Nel 2015 il sito era stato dichiarato di “interesse culturale”.

A 16 anni dalla sua morte, la memoria di Felicia Impastato resta forte, come “forte è stata la sua testimonianza di amore, impegno e tenacia perché fosse fatta giustizia per la morte di Peppino e perché Cinisi e la Sicilia si liberassero dalla mafia. La sua storia e la sua testimonianza sono ancora oggi un punto di riferimento per i tanti che ogni giorno si impegnano contro ogni forma di sopraffazione e violenza, per l’affermazione di una cultura della vita”. Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.


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