Bimba positiva, arrestata la madre: "Non l'ho abbandonata" - Live Sicilia

Bimba positiva, arrestata la madre: “Non l’ho abbandonata”

La donna, individuata a Catania, si difende. Una telefonata la incastrerebbe

PALERMO – Rintracciata e fermata a Catania, la donna nomade che avrebbe abbandonato nei mesi scorsi la figlia di pochi mesi all’ospedale dei Bambini di Palermo.

La piccola era poi risultata positiva al Covid. Ora sta bene. La mamma è andata in un commissariato catanese e qui l’hanno riconosciuta sulla base della nota che era stata diramata per ricercarla.

Era irreperibile. Sulla donna pendeva una richiesta di arresto firmata dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dal sostituto Maria Rosaria Perricone.

Il giudice per le indagini preliminari Piergiorgio Morosini le contesta il reato di abbandono di minore.

La donna, assistita dall’avvocato Matteo La Barbera, avrebbe raccontato che nei mesi scorsi era tornata in Romania per la morte della sorella e aveva lasciato la neonata in custodia alla cognata. Sarebbe stata quest’ultima ad accompagnarla in ospedale. Una volta riscontrata anche la sua positività al Covid sarebbe scappata per paura.

In realtà, questa è la versione difensiva, si sarebbe allontanata solo perché anche lei doveva tornare in Romania, dove sarebbe andata dopo avere rispettato il periodo di quarantena. Anche lei, però, non avrebbe abbandonato la piccola, ma avrebbe affidato il compito di prendersene cura ad un’altra cognata.

Appena rientrata in Sicilia la madre per prima cosa si è recata in commissariato, dove è stata fermata, per denunciare lo smarrimento della carta del reddito di cittadinanza.

Ci sono ancora troppi buchi nella frammentaria ricostruzione, ma la donna nega di avere abbandonato la figlia, di essersi messa già da tempo in contatto con la casa famiglia che ha accolto la neonata e di avere manifestato l’intenzione di partecipare all’udienza per l’affidamento della bimba già fissata davanti al Tribunale per i minori. La madre non ha alcuna intenzione di rinunciare alla piccola.

Le indagini per risalire alla donna sono partite da un certificato di nascita. Si tratta del documento con cui è stata registrata al Pronto soccorso lo scorso 12 ottobre.

Il documento è risultato autentico e certifica che la piccola è nata pochi mesi fa lontano dalla Sicilia. Da chiarire resta il giallo delle due donne che si sono alternate in ospedale accanto alla bimba. In particolare, una delle due che attualmente viene cercata dagli investigatori. Nelle prossime ore si attende l’interrogatorio di garanzia della madre per chiarire la vicenda.

C’è un punto, però, che giocherebbe a suo sfavore. Nei giorni in cui chiamava in Sicilia per avere notizie della figlia diceva di trovarsi in Romania, bloccata per l’emergenza Covid, ed invece il suo telefono agganciava le celle di Napoli e Caserta. Una bugia che fa a pugni con la buona fede con cui sostiene di avere agito.

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