L'assassino di Aldo ai servizi sociali: "Merita una seconda opportunità"

L’assassino di Aldo ai servizi sociali: “Merita una seconda opportunità”

Secondo gli educatori, Andrea Balsano oggi è un uomo diverso

Tre tre anni avrà espiato la sua pena. Andrea Balsano, il ragazzo che uccise con un calcio Aldo Naro alla discoteca Goa, finirà di scontare la condanna ai servizi sociali.

A deciderlo il 16 novembre scorso è stato il Tribunale per i minorenni presieduto da Mariarosaria Gerbino.

All’epoca dei fatti il giovane aveva 17 anni. Al carcere Malaspina c’è rimasto cinque anni nel corso dei quali, dicono gli esperti, ha mostrato un percorso di ravvedimento rispetto al terribile fatto di cui si è reso protagonista.

Si parla “di adesione al percorso trattamentale”, “proficua rivisitazione critica del fatto commesso e del pregresso trasgressivo stile di vita”.

Balsano non vive più allo Zen. Ha potuto fare il tirocinio in una delle più note pasticcerie della città. Ed è entrato in contatto con un parroco che gli ha fatto scoprire la solidarietà. Secondo gli esperti, Balsano, che oggi ha 23 anni, ha mostrato la volontà di riparare le “ferite di cui è stato autore”.

La sera in cui scoppiò la rissa culminata in tragedia faceva il buttafuori abusivo nella discoteca palermitana. Fu lui a sferrare il calcio mortale, ma come sostengono magistrati e parenti di Aldo non sarebbe stato il solo a scagliarsi contro il giovane neolaureato in medicina di San Cataldo. La verità non è completa.

Educatori e psicologi dicono che oggi quel ragazzo è un uomo diverso, pronto ad avere una seconda opportunità. Lavora e farà volontariato, dalle 21 alle 7 del mattino e per tutto il giorno nei fine settimana resterà in detenzione domiciliare. La buona condotta è decisiva per il mantenimento del beneficio.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI