Rifiuti, telecamere contro i 'furbetti': mille multe in arrivo - Live Sicilia

Rifiuti, telecamere contro i ‘furbetti’: mille multe in arrivo

Record per un fruttivendolo: pagherà 26 mila euro di sanzioni

PALERMO – Il record l’ha stabilito un fruttivendolo del quartiere Libertà che ha accumulato 26 mila euro di multe per essere stato pizzicato per ben cinque volte dalle telecamere dei vigili a riempire i cassonetti di una strada di periferia, mentre un residente di Carini ha stabilito un altro piccolo primato raggiungendo quota sei contravvenzioni. Ma l’elenco dei “furbetti” dell’immondizia è lungo e geograficamente vario con Villabate che conta 109 multati e Carini che arriva a 71, anche se non mancano perfino coloro che risiedono in provincia di Milano, nel Bergamasco, a Torino, in Puglia o nel Modenese ma che sono stati colti sul fatto nel capoluogo siciliano. Solo nel 2% dei casi, invece, chi è stato controllato è risultato in regola.

Il comune di Palermo ha dichiarato guerra a chi sporca la città e, grazie alle sette telecamere piazzate nei pressi di alcune discariche abusive ed entrate in funzione lo scorso 2 ottobre, ha analizzato oltre 1.400 immagini da cui sono scaturite 983 multe e 15 denunce penali, a cui sommare altri 300 casi in cui non è stato possibile identificare con certezza la targa dei veicoli o i pedoni. Una lotta senza quartiere, quella dell’amministrazione guidata da Leoluca Orlando, e divenuta ormai indispensabile per arginare il fenomeno della migrazione dei rifiuti che pesa tra i nove e i 17 milioni di euro l’anno: delle 983 multe, infatti, solo la metà appartiene a residenti a Palermo, mentre l’altra è riconducibile a chi abita altrove, per lo più in provincia.

“Il dato di un misero 2% di conferimenti regolari in alcuni punti chiave della città sarebbe incredibile, se non documentato da migliaia di fotografie – commenta il sindaco Leoluca Orlando – E’ segno di un malcostume diffuso di cui pagano il prezzo i cittadini onesti che conferiscono in modo regolare, che fanno la differenziata. E’ la conferma della bontà del sistema di sorveglianza e della necessità di ampliarlo e rafforzarlo. Sono curioso di sapere quanti, fra questi mille che fra pochi giorni si vedranno recapitare a casa le multe o che sono già stati denunciati all’autorità giudiziaria, passano poi il loro tempo a insultare l’amministrazione perché la città è sporca”.

Immagini al setaccio

Le telecamere sono entrate in funzione lo scorso 2 ottobre e le immagini passate al vaglio dalla Polizia municipale riguardano il periodo che arriva fino al 27 novembre: si tratta in totale di 1.425 fotogrammi e solo in 27 casi è stato riscontrato il rispetto di tutte le regole. Per 309 episodi, invece, non è stato possibile identificare il pedone e per 39 era illeggibile la targa, mentre in 43 occasioni la violazione non era determinabile con chiarezza.

Il bilancio è comunque pesantissimo: sono scattate infatti 15 segnalazioni all’autorità giudiziaria (per altri nove casi continuano gli accertamenti), per un totale di 24 fra società e ditte individuali, e 983 multe, 208 delle quali riconducibili a recidivi. Se ad esempio si abbandona un sacchetto dell’immondizia al di fuori dei cassonetti e fuori orario, la contravvenzione è doppia: i recidivi sono ben 86, con un residenti di Carini che è arrivato a sei multe, ma le persone che si vedranno arrivare a casa in questi giorni una sanzione da 166 a 1.200 euro solo oltre 800. Gli illeciti sono diversi: chi lanciava il sacchetto passando con l’automobile o in bicicletta facendolo però finire fuori dal cassonetto, chi conferiva fuori orario, chi abbandonava rifiuti speciali.  “Un ottimo lavoro svolto dalla Polizia municipale e in particolare dagli agenti che si occupano di vivibilità e igiene urbana – commenta il vicesindaco Fabio Giambrone – Un lavoro che speriamo dia i suoi frutti in termini di deterrenza, contro gli incivili che dovranno rispondere amministrativamente e in ogni sede del proprio comportamento che offende e deturpa la città”.

Un fruttivendolo sul podio delle sanzioni

Il caso più eclatante, fra quelli sinora emersi, è di un fruttivendolo del quartiere Libertà che, aiutato da alcuni dipendenti, con un camioncino scaricava i propri rifiuti a ridosso del confine con Villabate, riempiendo quattro cassonetti e i dintorni alle prime ore del mattino. In totale dovrà pagare multe per 26 mila euro, oltre a essere stato denunciato in Procura, per essere stato beccato ben cinque volte.

I pendolari dal sacchetto facile

Il Comune ha finora installato le telecamere in sette delle 130 discariche censite, con gli occhi elettronici che sono stati puntati su via Galletti, ossia all’ingresso in città da Villabate, in più punti della circonvallazione e in particolare all’ingresso a Palermo lato Sferracavallo ma anche in centro.

I turisti pizzicati sarebbero pochi, ma analizzando i Comuni di residenza dei proprietari dei veicoli immortalati dalle telecamere spunta qualche sorpresa: in 525 casi su 983 si tratta di palermitani, ma 109 multe sono state comminate a chi vive a Villabate, 71 a chi risiede a Carini, 49 a Misilmeri, 31 a Bagheria, 20 a Santa Flavia, 20 a Terrasini, 17 a Capaci, 13 a Monreale, 11 a Bolognetta, nove a Ficarazzi, sei a Marsala e altrettanti a Partinico e a Torretta, cinque a Termini Imerese, quattro a Isola delle Femmine e Villafrati. Ma nell’elenco ci sono anche residenti a Milano, Torino, Bari, Modena, Brescia, Sassuolo, Osio Sotto (Bergamo), Melegnano e Bollate (Milano), Maiori (Salerno), Cevo (Brescia), Castellana Grotte (Bari) e Bojano (Campobasso).

Un fenomeno che per Palermo ha un costo esorbitante: secondo alcune stime della Rap, la migrazione dei rifiuti varia in base ai periodi dalle 80 alle 150 tonnellate al giorno, ossia tra l’8 e il 15% del totale dell’immondizia raccolta, con un danno economico stimato tra nove e 17 milioni l’anno per lo smaltimento. “Ribadiamo da tempo che a Palermo il fenomeno della ‘importazione’ dei rifiuti ha assunto dimensioni insostenibili per la Rap, che si ripercuotono sulle casse ma anche sulla giornaliera organizzazione del lavoro – dice il presidente Giuseppe Norata – Per questo l’azienda ha voluto investire nella videosorveglianza, affidando poi alla Sispi e alla Polizia Municipale la materiale gestione del servizio. Una collaborazione che speriamo dia i suoi frutti, al di là del valore economico delle sanzioni, in termini di deterrenza contro questo fenomeno gravissimo”.

Pronta una nuova pioggia di multe

Come detto le immagini prese in considerazione riguardano un arco temporale che va dal 2 ottobre al 27 novembre, ma già lunedì la ditta incaricata consegnerà ai vigili i frame del periodo successivo: le telecamere registrano infatti su speciali schede di memoria criptate che vengono spedite a una società che le decripta, nel rispetto delle norme sulla privacy e sulla tutela dei dati. Le immagini arrivano infine ai vigili che incrociano le targhe con le banche dati nazionali per risalire all’identità dei trasgressori o, nel caso di automobili a noleggio, a chi in quel momento ne aveva la disponibilità.


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