Il selfie del Liotro: autonomisti e Lega, prove di convivenza - Live Sicilia

Il selfie del Liotro: autonomisti e Lega, prove di convivenza

Giuseppe Lombardo (Mpna) e Fabio Cantarella del Carroccio fanno quadrato.

CATANIA – Potrebbe essere definito il selfie del Liotro. Assieme ci sono gli assessori Giuseppe Lombardo e Fabio Cantarella, rigorosamente bardati di mascherina, con alle spalle l’Elefante di Piazza Duomo. Autonomista, il primo; salviniano d’acciaio, il secondo. Da stamani la foto sta facendo capolino nelle chat di consiglieri comunali e addetti ai lavori.

Nel quadretto ci sarebbe la rappresentazione plastica di come l’intesa tra la Lega il Movimento per la Nuova Autonomia, almeno a Catania, sia già realtà. Realtà di governo, nello specifico. Una coppia di fatto che però deve ancora presentare tutti i documenti prima di trasformarsi in un vero e proprio matrimonio (o in qualcosa che ci possa somigliare). 

Federazione

Sebbene la federazione non sia affatto una fusione – tant’è che il patto siglato con Matteo Salvini parla espressamente di una collaborazione tra liste distinte nelle varie competizioni amministrative – c’è voglia di spingere sul pedale dell’acceleratore. Sopratutto dal versante leghista dell’intesa, che vorrebbe una “tavolo tecnico permanente” su Catania e sulla provincia.

Se il Carroccio è forte nelle percentuali nazionali, i dati amministrativi dall’Abruzzo in giù consegnano l’immagine di una Lega che al Sud stenta parecchio a decollare. Rapporto totalmente inverso per i lombardiani, che, nonostante le frammentazioni nate all’indomani dell’addio prematuro di Raffaele Lombardo da Palermo, hanno mantenuto un peso specifico di rilievo sul territorio etneo.

Non a caso, il primo gruppo a Palazzo degli Elefanti è targato Grande Catania, sigla autonomista che esprime non solo un assessore, ma anche la presidenza del consiglio comunale. Da qui alla prossima seduta in aula, i vertici di entrambi i partiti dovranno discutere se mettere assieme una compagine unitaria.

Attualmente il Carroccio ha un solo consigliere (Alessandro Messina), che milita nel gruppo misto. Dall’elezione di Salvo Pogliese, intanto, gli autonomisti sono cresciuti fino a diventare sei (Sebastiano Anastasi, Alessandro Campisi, il presidente Giuseppe Castiglione, Salvo Di Salvo, Orazio Grasso e Salvatore Peci)

Guerra fredda

Se la matematica non è un’opinione, un gruppo unico toccherebbe quota sette. Numero, paradossalmente, fin troppo ingombrante anche per gli autonomisti. Che infatti frenano. Il motivo è sia tattico che politico. Non si è ancora sciolto, infatti, il gelo tra i lombardiani e Salvo Pogliese. Il congedo di Antonio Vitale dalla Sidra non è stato ancora digerito dagli autonomisti, che aspettano dal sindaco una sorta di “risarcimento” per la perdita di un importante posto di sottogoverno.

L’eventuale gruppo unitario, invece, rischierebbe di sterilizzare ogni pretesa, perché – come fa sapere a LiveSicilia un lombardiano di lungo corso – “darebbe adito di affermare che abbiamo già due assessori in Giunta”. 

Intanto il selfie con Giuseppe Lombardo e Fabio Cantarella circola e fa discutere. Perché guardandolo qualcuno ci vede dentro non più due assessori, ma due possibili rappresentanti del prossimo parlamento nazionale. Entrambi iscritti al gruppo della Lega. 

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