La "Natività cancellata" di Isgrò a San Lorenzo - Live Sicilia

La “Natività cancellata” di Isgrò a San Lorenzo

Il 24 dicembre a mezzanotte in streaming.

PALERMO – Giovedì 24 dicembre a mezzanotte si inaugura in streaming all’Oratorio di San Lorenzo (via Immacolatella, 5) la “Natività cancellata” di Emilio Isgrò creata per Next. (QUI IL LINK)

Giunta alla sua XI edizione, la rassegna si propone di andare oltre l’insanabile vuoto lasciato dal furto della tela di Caravaggio, invitando gli artisti ad elaborarne una loro originale versione.
A distanza di oltre quattro secoli, Emilio Isgrò ci offre la sua personale riflessione sul tema, misurandosi con il grande artista di fama universale sul tema della Natività, utilizzando la propria cifra stilistica. Le magnifiche sculture in stucco di Giacomo Serpotta divengono la quinta scenica in
grado di evocare il miracolo della creazione e della rinascita attraverso l’arte contemporanea.

L’opera, prodotta per Next, su un’idea dell’associazione Amici dei Musei Siciliani, realizzata con il sostegno della Fondazione Sicilia e dell’Assessorato regionale ai Beni e all’Identità culturale sarà inaugurata al pubblico il 4 aprile e rimarrà in esposizione fino al 17 ottobre 2021, 52° anniversario del trafugamento della “Natività. Questo clamoroso furto è unanimemente considerato un crimine contro l’umanità e ancora oggi si tenta, forse non invano, il recupero della tela inserita dall’FBI al
secondo posto della “Top Ten Art Crimes”.

“Non sarà la mafia a cancellare la Natività e non sarà il Covid a cancellare il Natale; abbiamo voluto chiamare il grande maestro siciliano delle cancellature Emilio Isgrò per restituire valore di autenticità artistica a un capolavoro che ha subito una cancellazione così violenta. L’arte è più
forte della mafia e del virus, ha la forza di nascere e rinascere dalle sue ceneri come una meravigliosa araba fenice; nessuno meglio di Isgrò poteva interpretare questo momento attraverso il suo personale stile che, se da un lato sottrae dall’altro crea, e questa nuova creazione rappresenterà un chiaro messaggio di speranza.” dice Bernardo Tortorici di Raffadali, Presidente degli Amici dei Musei Siciliani.

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