"Basta a sfruttamento e caporalato", arriva il protocollo d'intesa - Live Sicilia

“Basta a sfruttamento e caporalato”, arriva il protocollo d’intesa

E' stato sottoscritto da sindacati, Euroagrumi e Regione

Euroagrumi, organizzazione di produttori del settore ortofrutticolo, i sindacati di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil siciliane e gli assessori regionali al lavoro e all’agricoltura hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il contrasto caporalato e sfruttamento del lavoro in agricoltura. Al centro dell’intesa anche la sicurezza alimentare, il rispetto dell’ambiente e la qualità dei prodotti. Il protocollo riguarda tutti gli attori della filiera agroalimentare e ha lo scopo di “promuovere il circuito della legalità del lavoro”, contrastando l’intermediazione illegale di manodopera e l’uso scorretto dei contratti di lavoro e migliorando le condizioni degli stagionali. Le parti si impegnano ad attivare iniziative d’informazione e formazione dei lavoratori su sicurezza e diritti e a negoziare accordi su questi temi e su quello della legalità. Tra gli impegni presi, quello di agevolare i servizi di trasporto gratuiti per i lavoratori, la stipulazione di convenzioni per creare presidi medici sanitari mobili, corsi di lingue, l’utilizzo d’immobili disponibili in caso di necessità di accoglienza.

Un altro passo avanti nelle iniziative di contrasto al caporalato e allo sfruttamento – commentano i segretari di Flai, Fai e Uila, Tonino Russo, Pierluigi Manca e Nino Marino – e per la crescita della consapevolezza che lo sviluppo e un’agricoltura di qualità sono strettamente connessi al lavoro di qualità e ai diritti di chi lavora”.

Caporalato e sfruttamento dei lavoratori, spesso stranieri, nel settore agricolo costituiscano ancora un’amara realtà con cui l’Italia deve fare i conti. Lo testimonia uno degli ultimi episodi finito in tragedia a Caltanissetta il 3 giugno. Per essersi fatto portavoce di alcuni braccianti vittime di caporalato il pakistano di 32 anni, Siddique Adnan, ha pagato con la vita la sua denuncia. È stato assassinato a coltellate nel suo appartamento, in via San Cataldo.

A livello nazionale, l’ordinamento si è dotato nel 2016 di una legge contro lo sfruttamento lavorativo e l’intermediazione illecita di manodopera. Mentre ancora poco è stato fatto sul piano della prevenzione. Lo scorso febbraio con uno stanziamento di 88 milioni di euro, è stato approvato il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato articolato in quattro assi strategici: prevenzione; vigilanza e contrasto; protezione e assistenza; reintegrazione socio-lavorativa dei lavoratori sfruttati. Per ognuno di questi assi s’individuano le azioni prioritarie da intraprendere, per un totale di dieci.


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