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LiveSicilia.it / Cronaca / Gli uomini di Messina Denaro con il Reddito di cittadinanza

Gli uomini di Messina Denaro con il Reddito di cittadinanza

I dettagli dell'indagine della guardia di finanza: 127 denunciati, tra loro anche nomi noti agli investigatori
TRAPANI
di Nicola Baldarotta
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TRAPANI – Nomi già noti agli inquirenti, quelli di alcuni dei coinvolti nell’operazione che ha scoperchiato un sistema illecito di percezione del Reddito di Cittadinanza e che ha portato alla denuncia di ben 127 persone complessivamente.

Tra quelli che si erano qualificati come poveri, ma evidentemente non lo erano, c’è anche il salemitano Salvatore Angelo, ritenuto il “signore dell’eolico” e uomo di fiducia del superboss latitante Matteo Messina Denaro. Angelo era stato arrestato nel 2012 insieme a altri esponenti di spicco delle famiglie mafiose di Salemi e di Castelvetrano, nell’ambito dell’operazione denominata proprio “Mandamento” che accese i riflettori sul sistema di infiltrazione mafiosa legata alla realizzazione dei parchi eolici della provincia di Trapani ed Agrigento, proprio attraverso le imprese riconducibili a Salvatore Angelo. L’imprenditore venne condannato definitivamente a 8 anni per associazione mafiosa e gli sono stati sequestrati beni per un valore di oltre 7 milioni di euro.

Ma c’è anche il nome dell’imprenditore edile Vito Russo, presunto appartenente alla famiglia mafiosa di Marsala. Vito Russo avrebbe percepito indebitamente 7.156 euro dallo Stato omettendo nella dichiarazione per il sussidio la condanna per associazione mafiosa. E poi ancora figurano le mogli di Francesco Luppino, Matteo Tamburello e Maurizio Arimondi. Nemmeno loro avevano dichiarato le condanne dei mariti.

Eppure Francesco Luppino era stato condannato per duplice omicidio aggravato dalle modalità mafiose ed è stato più volte definitivamente condannato perché ritenuto uomo di fiducia di Matteo Messina Denaro. Era lui, secondo gli inquirenti, a ricoprire fino all’anno scorso un ruolo di rilievo all’interno della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara.

Altro fedelissimo di Matteo Messina Denaro è ritenuto Maurizio Arimondi, arrestato nell’operazione ‘Golem2’: Arimondi è stato condannato a 10 anni. Infine, Tamburello, ritenuto presunto boss mafioso mazarese, è stato condannato definitivamente nello scorso maggio.

Pubblicato il 28 Dicembre 2020, 13:5929 Dicembre 2020, 06:32
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Commenti
  1. info 4 settimane fa

    **Sono esclusi dalla possibilità di richiedere la misura del reddito di cittadinanza le persone che hanno precedenti penali per reati legati alla criminalità organizzata **
    perfettamente daccordo, pero’ quello che mi chiedo sia a che punto sia nella misura giusta, poniamo una persona che una persona abbia sbagliato, di conseguenza abbia scontato la pena, mi chiedo ha diritto ad un lavoro? e se non trova lavoro da nessuna parte puo’ avere un diritto come hanno tutti, es. reddito di cittadinanza, oppure chiamiamolo Reddito di Sopravvivenza, perchè se una persona che abbia sbagliato e scontato la pena, o qualsiasi altra persona, quando le si viene preclusa ogni attività lavorativa, ogni tipo di lavoro, cosa deve fare? in tempi diversi si emigrava, ma adesso COVID che imperversa, restrizioni di movimento, crisi economica a livello globale, dove si va? eppure come stato Italiano diamo Pensioni a chiunque, basta che tocchino il suolo italiano e subito pensioni a destra a manca e pure per i parenti degli extracomunitari non residenti in Italia, ci vuole tanto a capirlo che qualcosa non va per il verso giusto!! se questo Paese non fosse un LIBERA TUTTI per le persone che vengono da fuori, ma si dimostrerebbe con regole simili ed uguali all’Australia, non credo che ci sarebbero tutti questi assalti alle nostre coste, eppure basterebbe poco, attuare le norme passate, bastano e avanzano, i decreti sicurezza sono degli orpelli in piu’ non giovano, basta applicare le giuste norme della Costituzione e dei giudici che le facciano rispettare, tutto questo non succede, c’è sempre qualcuno che trova virgole e virgolettate e cambia le carte in tavola, ma questo succede per la maggior parte per i non Italiani, quindi sinceramente in Italia si sta meglio da Emigranti che come Italiani.

    Rispondi
  2. ulderigodisvevia 4 settimane fa

    Qui il vero problema è un altro … non avendo una database unico per tutte le diverse amministrazioni lo stato ( la s minuscola non è un caso ) si è dovuto affidare alle autocertificazioni . Ci saranno almeno 100.000 frodi sul reddito di cittadinanza … per milioni di Euro … secondo voi dopo che vengono scoperti questi signori restituiscono il reddito indebitamente percepito ?
    Non si recupererà un Euro da queste operazioni che ormai quotidianamente leggiamo sui giornali di “furbetti del reddito di cittadinanza” … questi importi li pagheranno come sempre gli onesti tramite le tasse
    Se lo stato avesse investito dei soldi in un software che per esempio consente di incrociare automaticamente i codici fiscali con i casellari giudiziari e le anagrafi comunali si sarebbe bloccato il fenomeno sul nascere .. e non si sarebbero persi questi soldi . Quindi è giusto che questo sia uno stato con la s minuscola

    Rispondi
  3. nessuno 4 settimane fa

    facile, basta allegare nella domanda l’originale del casellario che va richiesto proprio per questi fini

    Rispondi
    • ulderigodisvevia 4 settimane fa

      @nessuno tu ti immagini 1,5 milioni di persone che hanno fatto domanda che chiedono tutte contestualmente il casellario giudiziario … non vivi nella realtà

      Rispondi
    • Nicolo 4 settimane fa

      Non possono essere richiesti certificati da esibire alla pubblica amministrazione; di contro la pubblica amministrazione non può richiedere certificati che può procurarsi d’ufficio.

      Rispondi
  4. Alfredo Grillo 4 settimane fa

    Il reddito di cittadinanza è una iattura da fare sparire il prima possibile. I governi che intendono supportare i disoccupati devono trovare altri strumenti. Ad esempio si potrebbero inserire delle clausole speciali negli appalti pubblici per obbligare ad assumere una parte. Non credevo che avrei rimpianto i cantieri scuola. Qui si viola una regola fondamentale dell’economia: un corrispettivo deve essere sempre dato a fronte di un lavoro, prodotto o servizio. Finita l’era del covid affonderemo tra i debiti

    Rispondi

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