Pandemia e conseguenze economiche, Armao: 'Esportazioni e consumi in calo' - Live Sicilia

Pandemia e conseguenze economiche, Armao: ‘Esportazioni e consumi in calo’

I dati aggiornati e l'analisi della situazione economica 2020
CORONAVIRUS
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PALERMO – “Nel 2020, le eccezionali ondate di contagio provocata dalla pandemia da coronavirus hanno avuto effetti disastrosi sull’economia mondiale e le misure di contrasto adottate dai vari governi hanno avuto conseguenze gravose sulle economie locali”. Lo ha detto in occasione della presentazione alla stampa dei dati economici aggiornati, il vicepresidente ed assessore all’Economia della Regione siciliana, Gaetano Armao che, ha effettuato un’analisi della situazione economica 2020 e delle prospettive per il 2021 con particolare riferimento alla situazione di credito e debito a livello regionale. “In base agli ultimi dati economici disponibili, sono stati stimati i costi del blocco dei comparti coinvolti nel lockdown delle imprese siciliane. – ha proseguito – Nell’Isola, la chiusura ha riguardato il 44,2% delle unità locali, il 37,1% degli addetti e il 32,8% del fatturato sul totale delle attività economiche rilevate (percentuali minori rispetto all’Italia).Il minor danno arrecato all’isola dal lockdown, rispetto al trend nazionale, secondo questa simulazione, è dovuto alla minore presenza del settore manifatturiero, non va tuttavia dimenticato l’effetto delle limitazioni sul turismo che ha visto in Sicilia in un calo di presenze del 35,2% sul 2019”.

Per l’economia siciliana, tali previsioni delineano una maggiore flessione nel 2020 (-8,1%) e una ripresa nel successivo periodo, su cui si eserciterebbe, comunque, seppure con risultati inferiori, l’effetto delle politiche espansive nazionali e regionali e degli investimenti pubblici. Per quanto inerente la situazione del credito, necessario alle imprese per la produzione ed alle famiglie per il consumo, l’Osservatorio regionale del credito rappresenta la forte diminuzione degli sportelli bancari in Sicilia nel quadriennio 2017-2020 che sono passati da 1471 a 1197 (-18,63%) e la minore presenza di presidi bancari nelle aree marginali dell’isola. “Le Banche con sede fuori dalla Sicilia sono pertanto attualmente in numero nettamente maggiore rispetto a quelle siciliane e maggiormente concentrate nelle aree polarizzanti dell’isola, 337 nell’area di Palermo e 269 nell’area di Catania”. ha precisato Armao.

“L’economia della nostra regione – ha detto Armao – già gravata dall’irrisolto divario territoriale nazionale e dagli effetti della condizione di insularità si è appesantita ulteriormente a causa dalla grave crisi economica determinata dalla pandemia. E’ oggi necessario un clima di collaborazione tra le migliori risorse siciliane. Da parte sua il Governo Musumeci sta mettendo in campo ogni misura possibile al fine di portare la Sicilia fuori dalla ‘tempesta pandemica’ e di recuperare il notevole gap che la caduta degli investimenti pubblici ha creato negli anni e grazie anche all’avvio dei programmi di investimenti pubblici, il recupero dell’economia riprenderà slancio nel corso del 2021″. (ANSA).


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