"Pazienti senza assistenza a Villa Sofia": chiesta audizione all'Ars - Live Sicilia

“Pazienti senza assistenza a Villa Sofia”: chiesta audizione all’Ars

Il caso sollevato dal deputato Carmelo Pullara

PALERMO – “Ho visto attraverso un video postato il 2 gennaio su Facebook le condizioni assolutamente disumane in cui versano i pazienti nel pronto soccorso del presidio ospedaliero Villa Sofia di Palermo. I pazienti sono lasciati soli senza alcuna assistenza sanitaria e non si evince alcuna presenza di personale sanitario a tutti i livelli”.

Lo afferma in una nota il vicepresidente della Commissione Salute all’Ars Carmelo Pullara. “Le immagini -sottolinea Pullara – sono raccapriccianti, molti ammalati sono parcheggiati nei corridoi in solitudine. Alla luce di questa drammatica situazione ho chiesto alla presidente della Commissione Salute Margherita La Rocca Ruvolo un’audizione urgentissima di tutta la Direzione Aziendale del nosocomio palermitano, dell’Assessore per la Salute e del Dirigente Generale dell’Assessorato affinché chiariscano le ragioni di quanto sta accadendo, per capire -conclude il parlamentare – se tale disfunzione proviene da una non consona gestione aziendale, ovvero di sistema”. (ANSA).

La replica

“Rammarica fortemente che, prima ancora di sapere e di conoscere dettagli e situazione clinica e di contesto operativo nell’area d’emergenza del pronto soccorso del presidio Villa Sofia nell’ora e nel giorno in cui questo video viene girato, si emettano giudizi sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta dalla nostra azienda, di cui certamente i pochi secondi di registrazione video non possono essere il parametro di misura”. Lo scrive in una nota la direzione strategica dell’azienda ospedali riuniti “Villa Sofia Cervello” di Palermo, a proposito di un video girato da un anonimo in cui si riprendono diversi pazienti in barella. “La semplice visione del video senza i commenti, molto offensivi, porterebbe a considerazioni alquanto differenti rispetto al giudizio fuorviante che intenderebbe comunicare la voce narrante – si legge nella nota dell’azienda-. La realtà complessa che contraddistingue un pronto soccorso andrebbe, infatti, valutata in base ad una serie di dati caratterizzanti la qualità assistenziale e gestionale/organizzativa, tra l’altro recentemente oggetto di attività di controllo, con risultati positivi, da parte di una delegazione regionale. Le polemiche sul punto offendono l’abnegazione e gli sforzi massacranti che tutti gli operatori svolgono quotidianamente nel nostro come in altri pronto soccorso”.

“Le immagini non testimoniano, ad esempio, i 60 accessi presenti in quel momento, non spiegano che gli operatori erano impegnati in codici rossi – aggiunge la direzione – non illustrano come molti di essi non fossero presenti nelle aree di transito riprese, perché impegnati a preparare terapie e in altre attività. Inoltre, le barelle in pronto soccorso – non essendo un’area deputata alla degenza ordinaria – sono la regola, in quanto è un’area di emergenza e non certo di ricovero ordinario”. La direzione strategica aziendale ha attivato un percorso di verifica e controllo dell’accaduto, a tutela delle persone ospedalizzate, in linea con le disposizioni del garante della privacy e delle norme vigenti e provvederà ad avviare azioni legali nei confronti di chiunque dovesse diffondere a sua volta un video di per sé non pubblicabile. Per la diffusione sui canali social è in corso denuncia alla polizia postale.  (ANSA)

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