CATANIA – I Carabinieri del NAS di Catania hanno individuato tre professionisti che avevano articolato un sistema illecito di esecuzione di analisi e falsa refertazione. Le indagini hanno permesso ai militari del Nucleo di identificare un infermiere professionale, in attività presso una struttura socio-assistenziale del circondario del capoluogo etneo, ritenuto responsabile di aver eseguito abusivamente a privati test rapidi di provenienza sospetta e due medici con il compito, invece, di produrre falsa certificazione da esibirsi presso l’Autorità Sanitaria per l’adempimento improprio di protocolli sanitari dei destinatari dei tamponi. Nel corso dell’attività investigativa venivano sequestrati 25 kit diagnostici e 33 tamponi rino-faringei di dubbia provenienza, nonché referti in bianco, sottoscritti dai citati medici. Il valore del sequestro ammonta a circa 500 euro. I tre professionisti sono stati deferiti all’A.G. e dovranno rispondere, a vario titolo ed in concorso tra di loro, di esercizio abusivo della professione sanitaria e falsità ideologica in certificazione cliniche.
Analisi sospette e falsi referti: nei guai un infermiere e due medici
Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati 25 kit diagnostici e 33 tamponi.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo