Vaccini ad Agrigento, botta e risposta Ordine-Asp - Live Sicilia

Vaccini ad Agrigento, botta e risposta Ordine-Asp

Per l'Ordine c'è un "notevole ritardo". La replica.
CORONAVIRUS
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AGRIGENTO – La somministrazione dei vaccini in provincia di Agrigento finisce al centro di un botta e risposta a suon di comunicati e missive tra l’Ordine dei Medici e l’Asp. Il presidente dei medici Santo Pitruzzella ha inviato una lettera al Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa con cui, pur apprezzando “il considerevole sforzo organizzativo” dell’Asp, denuncia un “notevole ritardo” nelle vaccinazioni effettuate che potrebbe causare “un aumento dei contagi, la sofferenza da sovraccarico delle strutture sanitarie, l’aumento del numero di morti, il ritardo delle prestazioni sanitarie con prolungamento delle liste di attesa,  e di conseguenza, un rallentamento nella ripresa economica e sociale.”

L’ordine dei medici si dice pronto a sostenere l’Asp di Agrigento mettendo a disposizione il proprio supporto logistico ed organizzativo auspicando però un cambio di passo nella somministrazione dei vaccini dando ovviamente priorità – così come da calendario nazionale – alle professioni sanitarie nella più ampia accezione della categoria: dai liberi professionisti  agli odontoiatri, ai pediatri di libera scelta, ai medici di medicina generale.

La risposta dell’Asp di Agrigento è arrivata subito attraverso un comunicato stampa con cui si cerca di fare chiarezza sui numeri e sul programma vaccinale: “In soli tre giorni dall’avvio delle azioni di vaccinazione anticovid-19 sono oltre mille le somministrazioni già eseguite per il personale sanitario. Per l’esattezza – continua nella nota l’Asp di Agrigento – sono 1155 gli operatori sanitari sottoposti a vaccino nei cinque ospedali dell’agrigentino. Al San Giovanni di Dio di Agrigento sono 378 le inoculazioni effettuate (96, 120 e 162 tra il 2 e il 4 gennaio); al “Giovanni Paolo II” di Sciacca il valore complessivo della “tre giorni” è di 226 vaccinati (70, 73 e 83), al “Barone Lombardo” di Canicattì di 175 (50, 66 e 59), 203 al “San Giacomo D’Atopasso” (72, 96 e 35) e 173 al “Fratelli Parlapiano” di Ribera (101 il 2 gennaio e 72 lunedì 4). Non in tutte le aziende sanitarie la campagna di vaccinazione anticovid è scattata il 31 dicembre scorso. Ad Agrigento ed in altre ASP – precisa l’azienda sanitaria – a seguito del completamento dell’iter logistico-autorizzativo con la casa produttrice, le azioni hanno preso il via il 2 gennaio e da quella data si lavora incessantemente per garantire celerità ed appropriatezza delle procedure.”


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