Covid, la proposta di Poglise: "Rinviare il ritorno a scuola"

Covid, la proposta di Pogliese: “Rinviare il ritorno a scuola”

A Bronte attività didattiche sospese. La posizione di insegnanti e studenti

CATANIA – Ripensare alla riapertura delle scuole, prevista per il prossimo 11 gennaio, in un momento di tale incertezza. Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, si unisce al coro dei tanti che chiedono di rinviare la scuola di presenza, considerati i dati relativi all’aumento dei contagi da Covid 19. appellandosi al governo regionale.

La preoccupazione del sindaco

“Il quadro di incertezza delle valutazioni del governo nazionale nazionali congiuntamente ai dati non propriamente confortanti della diffusione dell’epidemia in Sicilia e in provincia di Catania, fanno ritenere necessario lo slittamento almeno a fine mese della data per il rientro in classe degli studenti di secondo grado – afferma Pogliese. Nel presupposto che la tutela della salute debba avere assoluta priorità, confortato dalle tante sollecitazioni di cittadini e operatori della scuola e tra queste la Consulta provinciale degli studenti e la Uil etnea, come sindaco e come padre di ragazzi in età scolare, seppure a malincuore, reputo assolutamente opportuno rinviare questo momento di ripresa delle attività scolastiche” – continua.

L’appello alla Regione

Un cambio di rotta da parte del governo Musumeci. È quanto auspica Pogliese per quanto riguarda l’inasprimento delle attuali misure.”Sono certo – prosegue il sindaco – che il governo regionale con il supporto degli esperti della sanità, saprà individuare scelte e percorsi condivisi per rendere compatibili in tutta la Sicilia, le soluzioni più idonee per la tutela della salute con quelle dell’indispensabile svolgimento in presenza delle attività didattiche”.

A Bronte attività scolastica sospesa

Nel frattempo c’è chi prende provvedimenti. Come il primo cittadino di Bronte che sospende le attività scolastiche di ogni ordine e grado. Anche quelle, dunque, che da oggi avrebbero potuto ricominciarele attività. “Cari concittadini – scrive in un post di ieri sera. Qualche minuto fa ho firmato l’ordinanza di sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole di ogni ordine e grado per giorno 8 gennatio, considerata l’attività di screening in corso sulla popolazione scolastica fortemente voluta da questa Amministrazione. Solo a completamento di tale processo potremo avere ben chiaro il contesto entro cui ci muoviamo”.

Insegnanti e studenti contrari

Anche dalla classe docente arrivano proteste. Dal sindacato Gilda, in particolare, secondo cui non ci sarebbero affatto le condizioni di sicurezza per la scuola in presenza. Posizione condivisa anche da parte della popolazione studentesca: la CPS (Consulta Provinciale Studentesca) ha lanciato una petizione che ha raccolto già 11000 firme.

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