Scuola e giovani, i dati siciliani del contagio: oggi la giunta - Live Sicilia

Scuola e giovani, i dati siciliani del contagio: oggi la giunta

Quanti sono stati i positivi 'associati ad esposizione scolastica'. I numeri regionali.

PALERMO- “In Sicilia alla data del 5 /1/2021 sono stati riportati al sistema di sorveglianza ISS 1666 casi associati ad esposizione scolastica di cui 1201 in popolazione studentesca. Il picco complessivo di casi si è registrato nella settimana tra il 2 ed il 9 novembre con 169 casi in studenti e 85 in personale o altre categorie. Oltre la metà dei casi in popolazione studentesca si è osservata in adolescenti over 14 anni. A partire dal 16 novembre si osserva una drastica riduzione dei casi”.

Questo è un passaggio cruciale di una raccolta di dati, in forma di documento, preparata dal servizio epidemiologico dell’assessorato alla Salute. Si tratta di numeri importanti che formeranno la base del rapporto che verrà presentato, oggi pomeriggio, dal Comitato tecnico scientifico siciliano. Gli esperti offriranno le loro valutazioni. E poi sarà la politica a trarre la sintesi.

Il ritorno a scuola in Sicilia

Ieri, nel corso di un vertice tra il Cts, l’assessore alla Salute, Ruggero Razza e l’assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla, si è discusso di quali azioni mettere in campo per frenare la ripresa dei contagi in Sicilia. Appare scontato che le scuole superiori non riapriranno in presenza l’undici gennaio e che si continuerà con la didattica a distanza almeno fino al trentuno. Ma il problema si è posto pure per tutti gli altri istituti. Che fare, nella fiammata di una terza ondata che incombe sulla campagna vaccinale? Oggi, intorno alle cinque del pomeriggio, il Cts si riunirà di nuovo per formalizzare le sue conclusioni. Due ore dopo ci sarà una giunta con il tema caldo delle scuole all’ordine del giorno, mentre si attendono le determinazioni del governo centrale sui nuovi colori da attribuire alle regioni.

Il contagio che preoccupa

Ma in quel rapporto che – giova ripeterlo – è il puntuale canovaccio statistico grezzo su cui andranno formulate le osservazioni compiute, c’è anche dell’altro. Ci sono, nel dettaglio, numeri che preoccupano. Nell’ultimo mese, il tasso di positività oscilla tra il dieci e il diciotto per cento, arrivando, il quattro gennaio, al 18,3 percento, il valore più alto registrato. C’è poi la situazione delle province che, nelle ultime due settimane, ha annotato il maggior numero di casi a Catania, Messina e Palermo. E ci sono altre indicazioni preziose: “L’età mediana dei casi confermati di infezione da SARS-CoV-2 segnalati dall’inizio dell’epidemia è di 46 anni. Dopo aver osservato, un chiaro trend in diminuzione con l’età mediana che passa da circa 55 anni nei primi tre mesi dell’epidemia ai 25-30 anni nelle settimane di agosto, l’età mediana ha ripreso a salire attestandosi, negli ultimi mesi, intorno ai 44 anni”.


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