"Sempre in prima linea", conferite le 'tessere preziose del mosaico' - Live Sicilia

“Sempre in prima linea”, conferite le ‘tessere preziose del mosaico’

Un momento della cerimonia
Alla cerimonia con il sindaco anche l'associazione San Giovanni Apostolo Onlus, che accoglie 160 tra bambini e ragazzi

PALERMO – Sorrisi che si avvicendano, sguardi che s’intrecciano, esperienze che si confrontano. Tante voci, tante storie, tante vite. L’associazione San Giovanni Apostolo Onlus è questo e tanto altro, una realtà in continuo movimento. Lo sa bene la presidente Antonietta Fazio che, da ventidue anni, vive il quartiere San Giovanni Apostolo, contribuendo alla crescita della comunità. L’associazione accoglie 160 bambini e ragazzi, ha uno specifico progetto di recupero con i piccoli ultraripetenti a scuola, cura con la redistribuzione di beni alimentari ai bisognosi, ha una sartoria e una biblioteca.

Sono molto lusingata – commenta Antonietta Fazio – apprezzo il riconoscimento ma è un lavoro naturale di chi opera nel terzo settore. Più che un riconoscimento alla mia persona lo prendo come un apprezzamento a tutto il gruppo. C’è una comunità di intenti che ci ha fatto resistere per tutti questi anni. Adesso siamo tanti: quindici educatori e undici volontari che si stanno formando per continuare la strada che abbiamo tracciato”.

Il 4 gennaio, durante la cerimonia a Palazzo delle Aquile, alla volontaria palermitana il sindaco Leoluca Orlando ha conferito la “Tessera preziosa del mosaico Palermo”, una delle onorificenze che la città di Palermo assegna a cittadini e cittadine o associazioni che si sono contraddistinte, con passione e professionalità, dando il proprio contributo al tessuto sociale della città. “Nel trambusto degli accaduti, negli impegni ordinari s’incastra il conferimento – dice Antonietta – in realtà la nostra piena convinzione è che i veri risultati sono quelli che si ottengono con un lavoro di rete reale e fruttuosa ed è quello che gli operatori e le operatrici dell’associazione fanno ogni giorno nel quotidiano e quindi l’onorificenza va a tutto il gruppo dai più piccoli ai più grandi”.  

La struttura si trova nella periferia di Palermo e da anni è vissuta da bambini, ragazzi e famiglie del quartiere San Giovanni Apostolo. Nel campetto in cemento, davanti ai locali messi a disposizione dalla parrocchia, si gioca a pallone. Sono tante le coppe dei tornei vinti dalla squadra di calcio dell’associazione. All’interno del centro, si svolgono attività ricreative e culturali ma si parla tanto ed è proprio lì che Antonietta giorno dopo giorno, anno dopo anno semina la speranza. A giugno del 2020 i ragazzi e le ragazze dell’associazione San Giovanni Apostolo hanno potenziato il loro reading corner, realizzando tavolini e sedie colorati, scaffalature e decori alle pareti, arricchendo il patrimonio librario grazie al progetto ‘Ogni quartiere è un libro’. Nel 2012 l’associazione ha lanciato una raccolta libri e offerto nuove possibilità agli abitanti del quartiere, realizzando una biblioteca.

“C’è un progetto condiviso in un gruppo che opera in un quartiere bello ma difficile”, dice Antonietta che in passato è stata anche vittima di intimidazioni. L’ultima è avvenuta nel luglio del 2017 quando qualcuno ha tagliato le ruote della sua auto, ma anche nel 2003 ignoti scassinarono una vecchia macchina. Per Antonietta – che è l’anima dell’associazione -ogni giorno è una sfida contro il tempo, le cose da fare sono tante. La presidente dell’associazione ha organizzato un’assemblea pubblica riguardante le condizioni del quartiere, a partire dall’ultimo atto vandalico all’asilo nido Peter Pan. In quel campetto dove la nuova generazione gioca a calcio, questa mattina è avvenuto un confronto tra cittadini, istituzioni e figure del sociale. “Per far sì che l’episodio non sia un punto di arrivo – dice Antonietta –  ma una ripartenza per costruire  e migliorare le condizioni del territorio. Ci siamo guardati in faccia per provare a capire cosa sta succedendo  ma anche per coordinare le tante proposte di solidarietà che abbiamo ricevuto per l’asilo da tutta la città”.

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