Flash mob dei giudici onorari, Varchi: "Accogliere le loro richieste" - Live Sicilia

Flash mob dei giudici onorari, Varchi: “Accogliere le loro richieste”

Nuova protesta davanti al palazzo di giustizia. La solidarietà del deputato di Fratelli d'Italia

PALERMO – Nuova protesta dei giudici e vice procuratori onorari e dei giudici di pace questa mattina davanti al palazzo di giustizia di Palermo che rivendicano tutele e garanzie di stabilità professionale per una categoria che, “pur non essendo formalmente negli organici della magistratura togata, è diventata indispensabile per far funzionare la giustizia”, affermano. Nei giorni scorsi due giudici onorari, Sabrina Argiolas e Vincenza Gagliardotto, hanno ripreso lo sciopero della fame come forma di protesta e al contempo continueranno a lavorare andando in udienza. Sono state loro ad aprire la vertenza nazionale lo scorso 1 dicembre proprio con uno sciopero della fame durato alcuni giorni e poi sospeso dopo le rassicurazioni da parte di esponenti della politica nazionale. Oggi a manifestare ci sono anche i colleghi di Catania, dopo le iniziative di protesta di ieri a Roma e Caltagirone, ma lo stato di agitazione si è allargato a livello nazionale perché tra il 19 e il 22 gennaio è stata programmata una nuova astensione dalle udienze.

“Non c’è più tempo da perdere: da mesi ormai chiediamo al Governo di intervenire con urgenza per scongiurare nefaste conseguenze dell’entrata in vigore della precedente riforma. Prendiamo atto delle aperture in questo senso da parte di esponenti della maggioranza ma non siamo disponibili a concedere fiducia a scatola chiusa. È necessario che trovino pieno accoglimento le istanze di migliaia di magistrati onorari e giudici di pace che con il loro lavoro smaltiscono il 70% del ruolo dei Tribunali italiani evitando il collasso del sistema Giustizia -dice in una nota il deputato nazionale di Fratelli d’Italia Carolina Varchi, avvocato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione giustizia alla Camera -. Questa situazione – aggiunge – ha esposto l’Italia a ripetute condanne ad opera di giudici italiani ed europei, adesso la paventata procedura di infrazione. Piena solidarietà a questi lavoratori e lavoratrici che per il Governo sembra abbiano solo doveri senza diritti e tutele”. (ANSA).

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