Esercizio provvisorio, nuovo rinvio: appuntamento a giovedì - Live Sicilia

Esercizio provvisorio, nuovo rinvio: appuntamento a giovedì

Roma non ha ancora deciso sull'accordo per la spalmatura del debito. Critiche da M5s e Pd

PALERMO – Slitta ancora la presentazione del disegno di legge di esercizio provvisorio. Lo ha comunicato il presidente di turno dell’Ars Angela Foti aprendo la seduta di oggi, ricordando che “il governo regionale è in attesa delle decisioni del Consiglio dei Ministri su alcune delle risorse destinate alla Sicilia”. La seduta dell’Ars è stata riconvocata giovedì prossimo alle ore 16.

Il tema oggi era stato toccato dai Cinquestelle: “Ancora nessuna traccia dell’accordo della Regione con lo Stato per ridurre la spesa, a rischio la spalmatura del disavanzo della Regione in 10 anni consentita dal governo Conte con il Decreto Legislativo 158/2019”, è stato l’allarme lanciato dai deputati pentastellati che chiedono che il presidente della Regione vada riferire in aula su una “vicenda che potrebbe avere seri contraccolpi sul bilancio regionale e di conseguenza sulla vita dei siciliani”.

“Il governo Conte- la nota M5s – per evitare il fallimento della Regione, con il Decreto Legislativo 158/2019 ha consentito di ripianare le quote di disavanzo relativo al rendiconto 2018 in un decennio. Il termine di 10 anni però viene ridotto a 3 anni se entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto la Regione e lo Stato non sottoscrivono un accordo contenente specifici impegni di rientro dal disavanzo che garantiscano il rispetto di specifici parametri di virtuosità, quali, ad esempio, la riduzione strutturale della spesa corrente già a decorrere dall’esercizio finanziario 2020. Ebbene il 2020 si è chiuso e dell’accordo che la Regione deve sottoscrivere con lo Stato non c’è traccia. Per questo chiediamo che il governo venga a riferire in aula in merito agli impegni che la Regione vorrà inserire nello schema di accordo Stato/Regione”. “Comunque vada – afferma il capogruppo Giovanni Di Caro – questa vicenda rappresenta un fallimento per il governo regionale. L’eventuale ok al ripianamento ci metterebbe al riparo dal disastro totale, ma per il governo Musumeci non sarebbe comunque il caso di gonfiarsi il petto: la spalmatura assomiglia tanto ad un piano di riequilibrio per i Comuni in dissesto”.

All’attacco anche il Pd con il capogruppo Lupo: “Il governo regionale è paralizzato, non ha ancora presentato il bilancio di previsione 2021/2023 e non è in grado di approvare l’esercizio provvisorio: questo immobilismo è inaccettabile”, ha detto Lupo intervenendo durante la seduta di oggi all’Ars.
“Oltretutto – ha aggiunto – il governo Musumeci avrebbe dovuto presentare il Piano delle riforme e di razionalizzazione della spesa entro marzo 2020. È urgente affrontare in Aula con la giunta regionale temi che non possono più attendere ad iniziare da crisi finanziaria, emergenza sanitaria, scuola, trasporto pubblico locale”.

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