La Regione: "Rifiuti radioattivi in Sicilia? Trasporto pericoloso"

La Regione: “Rifiuti radioattivi in Sicilia? Trasporto pericoloso”

Cordaro (nella foto): "I 4 siti siciliani inseriti tra i 'meno interessanti'"

PALERMO – “La natura insulare, di per sé, rappresenta un elemento ostativo alla creazione di un Deposito di rifiuti nucleari” in Sicilia “in ragione del rilevantissimo rischio di incidente connesso al trasporto dei materiali radioattivi per via terra e per via mare”. Lo sostiene il governo Musumeci, contrario alla creazione del Deposito in uno dei quattro siti ritenuti potenzialmente idonei dal Cnapi. La maggior parte dei rifiuti in questo momento, evidenzia l’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro, si trova al Nord. Il governo ricorda che nell’isola “sono stati riconosciuti sette siti Unesco e due geoparchi Unesco, di cui uno proprio nel Parco delle Madonie, territorio di Castellana Sicula e Petralia Sottana”, due delle quattro aree individuate.

“Dei 67 siti individuati come potenzialmente idonei a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi che sorgerà in una di queste aree, 12 sono ritenuti ‘molto interessati’, 11 ‘interessanti’ e 44 ‘meno interessanti’: le quattro aree della Sicilia rientrano tra le ‘meno interessanti'”. Lo evidenzia l’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro, a capo del gruppo di lavoro che farà le controdeduzioni rispetto al piano del Cnapi, e che stamani ha riferito in commissione Territorio dell’Assemblea siciliana la posizione di contrarietà alla nascita del Deposito in Sicilia, assunta dalla giunta Musumeci con una apposita delibera, approvata, in seduta straordinaria, lo scorso 7 gennaio.

“Ne eravamo certi prima, lo siamo ancora di più ora: il deposito di scorie radioattive in Sicilia non ci sarà mai. Il coro di no arrivato oggi in commissione Ambiente dell’Ars da parte dei sindaci delle aree chiamate in causa dalla carta delle aree potenzialmente idonee (CNAPI)è una sorta di pietra tombale sull’eventualità di un sito di stoccaggio in Sicilia”. Lo affermano i deputati del M5S componenti della commissione Ambiente di Palazzo dei Normanni, Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito, a margine della seduta che ha visto la partecipazione dei sindaci dei Comuni (Trapani, Castellana Sicula, Petralia Soprana, Butera, Calatafimi Segesta) che confinano con i terreni indicati nella Cnapi e degli assessori Cordaro e Pierobon.

“Il coro del No – dicono i deputati 5 stelle – è stato unanime. Le condizioni geografiche, le infrastrutture, il carattere insulare, nonché i siti di pregio agricolo hanno portato gli amministratori locali a non accettare la proposta della Cnapi”. “Ricordiamo – afferma Trizzino – che questa carta è solo una proposta e nulla di definitivo, sulla quale si devono determinare le amministrazioni locali coinvolte. Essendo queste tutte in linea nel non accogliere la proposta ed essendo questa anche l’idea del Governo regionale, la Sicilia – lo possiamo dire senza incertezze – si dichiara unanimemente contraria ad ospitare il deposito nazionale delle scorie radioattive”.

(ANSA).

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