La Cisl scrive a istituzioni e imprese: "Patto per superare la crisi Covid" - Live Sicilia

La Cisl scrive a istituzioni e imprese: “Patto per superare la crisi Covid”

Cappuccio: "Serve una strategia condivisa"
LA LETTERA
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PALERMO – Tredici punti per portare la Sicilia fuori dal tunnel in cui è precipitata a causa del Covid e per la crisi dell’economia innescata dalla pandemia. Tredici indicazioni programmatiche che dichiaratamente non vogliono essere “un libro dei sogni” ma “strumenti di lavoro” sui grandi temi: dalle infrastrutture all’occupazione e al turismo, e poi La salute, l’energia, l’ambiente, il welfare, le Zes, l’innovazione, la pubblica amministrazione, internet, lo smartworking, la scuola, il Recovery Fund e il Mes sanitario.

Tredici nodi da sciogliere perché la Sicilia vada “oltre la depressione alimentata da contagi, paura, malcontento, perdita di posti di lavoro e crescita della povertà”. La proposta è della Cisl Sicilia, che ha inviato una lettera al presidente della Regione e ai dodici assessori, al presidente dell’Ars e agli altri 69 deputati regionali, al vertice dell’Anci Sicilia e al mondo imprenditoriale regionale. “È necessaria – scrive il sindacato guidato da Sebastiano Cappuccio – una strategia condivisa che disegni la Sicilia di domani, perché la ripartenza non può far leva solo sul vaccino e sulle necessarie, in ogni caso, misure contro l’emergenza”.

Così, a istituzioni e imprese la Cisl propone “un confronto aperto, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”, per un progetto complessivo di rilancio che sia il nervo di un solido “patto sociale di responsabilità”. La Cisl, sottolineano al sindacato, “nell’ultimo anno, a dispetto della crisi devastante che ha travolto economia e società, è cresciuta confermandosi, grazie ai 280 mila lavoratori che l’hanno scelta, importante e rappresentativo punto di riferimento”.

“Così – ragiona Cappuccio – ci facciamo carico della proposta, invitando istituzioni e imprese a discutere di interventi per far ripartire la produzione e l’occupazione. E assieme, per disegnare un modello di sviluppo che punti al cambiamento, alla sburocratizzazione e alla modernizzazione della regione”.

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