Usò un coltello per "vendicare" il figlio: "Non fu tentato omicidio" - Live Sicilia

Usò un coltello per “vendicare” il figlio: “Non fu tentato omicidio”

La pena inflitta a un imputato scende da sei anni a un anno e due mesi. Subito scarcerato

PALERMO – Usò un coltello per vendicare il figlio, ma cade l’accusa di tentato omicidio. Il reato viene derubricato il lesioni volontarie aggravata dall’uso di un’arma e la pena in sedcondo grado scende da sei anni a un anno e due mesi.

Da qui l’immediata scarcerazione di Alessandro Guddo, difeso dagli avvocati Raffaele Bonsignore e Giovanni Castronovo. Guddo, 40 anni di Altofonte, fu arrestato nell’agosto 2019. Accoltellò un barista che aveva dato uno schiaffo al figlio, nella frazione di Villaciambra.

Gli furono poi concessi gli arresti domiciliari perché la vittima si era trasferita all’estero e non c’era più alcun rischio di reiterazione del reato e bisognava tenere conto dell’emergenza Covid nei penitenziari. Oggi la scarcerazione decisa con il verdetto della Corte di appello presieduta da Antonio Napoli.

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