"No alla svendita di Palazzo Di Napoli, lo acquisti la Regione" - Live Sicilia

“No alla svendita di Palazzo Di Napoli, lo acquisti la Regione”

Mele (Pd) scrive a Musumeci: "Pronti a votare un mutuo decennale"

PALERMO – Impedire che Palazzo Di Napoli, uno dei Quattro Canti di Palermo, venga venduto ai privati e farlo comprare alla Regione Siciliana, magari con l’accensione di un mutuo decennale, per renderlo parte di un sistema museale da far sorgere nel cuore della città. Il Partito Democratico scrive a Nello Musumeci e prova così a fermare l’asta che si svolgerà il 3 marzo per aggiudicare Palazzo Costantino-Di Napoli, con una base di 2,7 milioni di euro.

“I Quattro Canti rappresentano il cuore di Palermo – si legge nella nota inviata da Manlio Mele, responsabile del dipartimento Beni culturali dei dem isolani – e Palazzo Di Napoli rischia di essere totalmente smembrato a causa di un’asta giudiziaria che incombe e che ne determinerebbe la vendita e una presumibile speculazione edilizia”. Mele paventa il rischio di “un decadimento del contesto dei Quattro Canti con una complessiva obsolescenza che finire per comprometterne la bellezza e l’unicità” e per questo ribadisce la proposta di trasformare gli edifici che sorgono accanto a piazza Pretoria in un museo diffuso.

Palazzo Costantino – Di Napoli  dovrebbe diventare il museo della città, palazzo Jurato Rudini un museo del cinema siciliano della musica, palazzo Guggino Bordonaro il museo dell’oreficeria siciliana, oltre che sede artistica della scuola di orafi e intagliatori siciliani e dei lavoratori del corallo. “Un complessivo progetto culturale di tal genere metterebbe certamente la Sicilia in prima linea e Palermo tra le altre grandi città europee in grado oggi di creare grandi poli museali con diverse e variegate funzioni – dice Mele – Purtroppo qualora Palazzo Di Napoli, uno dei Quattro Canti, venisse svenduto all’asta, qualunque progetto svanirebbe e avremmo ancora una volta compromesso una grande sfida che la Sicilia e Palermo avrebbero la forza di condurre”.

Da qui la proposta di far acquistare il palazzo alla Regione, visto che l’attuale proprietà sarebbe disponibile anche a concedere gratuitamente in usufrutto anche l’altra parte dell’edificio, ossia palazzo Costantino. “Le manifesto la volontà del gruppo parlamentare del Pd a Palazzo dei Normanni di presentare un emendamento in Commissione di merito e successivamente in Commissione Finanze, per l’attivazione di un mutuo decennale che con facilità potrebbe essere estinto in dieci anni e che certamente rappresenterebbe un impegno economico quasi irrilevante per le casse della Regione – spiega Mele – Per il restauro, così come per l’acquisizione degli altri due immobili, si può intervenire con il prossimo quadro comunitario di sostegno 2020-2027”.

“La Sicilia possiede il 19% dei beni culturali italiani, con un ritorno economico di 2,4 miliardi di euro, ovvero il 3,5% dell’economia prodotta nella Regione – spiega l’esponente Pd – Per rimettere in piedi un intero comparto occorrono idee e soluzioni nuove e coraggiose, è in momenti di crisi come l’attuale che le istituzioni devono far proprie e recepire le proposte e le energie vitali che vengono dalla società civile”.

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