"Il disavanzo figlio di 30 anni di allegra gestione delle risorse pubbliche"

“Il disavanzo figlio di 30 anni di allegra gestione delle risorse pubbliche”

Le parole di Musumeci sull'accordo con Roma per il ripianamento decennale del buco
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CATANIA – “Al momento del nostro insediamento abbiamo trovato un disavanzo di cieca 2 miliardi di euro frutto dell’allegra gestione della finanza pubblica e di disordine contabile degli ultimi 30 anni”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, presentando l’accordo decennale con lo Stato che prevede che nel 2021 siano liberati 421 milioni di euro. L’intesa raggiunta con il ministero dell’Economia e approvata dal Consiglio dei Ministri che vale 2.161 miliardi di euro distribuisce il disavanzo su un decennio dal 2022 e prevede risparmi di spesa per 1740 milioni di euro dal 2021 al 2029.

Il piano di riqualificazione pluriennale della spesa corrente prevede nel 2021 una riduzione di spesa di 40 milioni di euro; nel 2022 di 80 milioni di euro; nel 2023 di 125 milioni di euro; nel 2024 di 175 mln; nel 2025 di 225 mln; nel 2026 di 245 mln; ne 2027 di 256 mln; nel 2028 di 285 mln e nel 2029 di 300 mln. La riqualificazione della spesa riguarderà: la liquidazione delle partecipate e degli enti in via di dismissione, la riduzione dei trasferimenti all’Ars, l’incremento del lavoro agile, la riduzione del trattamento accessorio del personale anche dirigenziale (in proporzione del 20%). Prevista anche la riorganizzazione della struttura organizzativa, la riforma dei consorzi di bonifica, la riduzione degli affitti passivi, l’aggregazione e la centralizzazione delle committenze e il recepimento dei principi in materia di dirigenza pubblica (in proporzione del 40%). Infine saranno ridotti gli oneri finanziari, è prevista la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione oltre che la riduzione dei trasferimenti a enti e società e la riduzione dei compensi ad amministratori degli organi di controllo e della dirigenza (in proporzione del 40%).

Musumeci ha aggiunto: “Alcuni giorni fa abbiamo definito un accordo con lo Stato che ci chiama a compiere ulteriori sacrifici. C’è amarezza perché paghiamo per responsabilità non nostre, ma l’accordo è un’opportunità perché finalmente riusciremo a mettere in ordine i conti della Regione. Ne godrà chi verrà dopo. Potremo finalmente consentire alla Regione siciliana di essere – ha aggiunto il governatore – come diceva Piersanti Mattarella, ‘Una regione con le carte in regola’. Biosgna operare tagli, rimettere ordine nelle partecipate, ridurre alcuni costi consolidati”.

(ANSA)

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