L'appello della Cidec: "Urge il programma religioso della Festa" - Live Sicilia

L’appello della Cidec: “Urge il programma religioso della Festa”

"In tempo di Covid, Catania ha bisogno di affidarsi alla Santa Patrona", dice Lorenzo Costanzo.
VERSO SANT'AGATA
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CATANIA – In una nota, il segretario della Cidec, Associazione dei Commercianti di Catania, Lorenzo Costanzo, lancia un appello all’arcivescovo metropolita di Catania, monsignor Salvatore Gristina, invitandolo ad aprire ufficialmente il programma religioso dei festeggiamenti religiosi, nonostante i tempi di pandemia da Covid. “A seguito della comunicazione, già precedentemente anticipata alla stampa nei primi di gennaio, per cui la festa di sant’Agata non si terrà, mi appello a nome di tanti devoti ,poiché ritengo sia giusto che la commemorazione, seppur in forma variata, si tenga, dato che altre festività sono state celebrate. Come esempio potrebbe esser preso in considerazione San Gennaro, tenutosi in forma ridotta, per cui anche a Catania la sua Patrona deve essere portata all’altare”.

Continua Costanzo:  “Mi rivolgo all’arcivescovo affinché acceleri la decisione, essendo giunti già a metà mese di gennaio e  visto che per i catanesi, i devoti e i tanti credenti potrebbe rappresentare una grande opportunità  di fede affidarsi a sant’Agata per condividere tutte le speranze che il grave momento necessita ed esprimere assoluto rispetto per le vittime e per la situazione epocale senza precedenti”.

E aggiunge:  “Mi rimetto nelle mani di un grande pastore della città di Catania, che in tanti anni di stretto attaccamento ai devoti e alla Santa Patrona ha fatto sì che diventasse la festa più grande d’Italia – continua  Costanzo – ritenendo che per la città già la notizia di non poter svolgere la processione è stata come un’altra catastrofe abbattutasi, anche in relazione all’economia che ruota nei giorni della festa, con i suoi turisti, pellegrini e devoti e  che  le attività  commerciali, ristoranti, bar, alberghi, souvenir e altro nel settore commerciale non ne godranno”. 

“Infine – conclude Costanzo – si augura che in occasione della Santa Patrona si possa comunque rivolgere una preghiera in presenza del Busto reliquiario, anche  con  collegamento da remoto, affinché la spiritualità possa donarci finalmente la serenità che speriamo di poter presto ritrovare”.


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