SCIACCA (AGRIGENTO) – La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza pronunciata un anno fa dalla Corte d’Appello di Palermo che aveva condannato a una multa di 150 euro un padre separato di Sciacca (Ag) che non aveva versato integralmente alla ex coniuge l’assegno di mantenimento per i figli. Sentenza d’appello che aveva già riformato quella di primo grado del tribunale di Sciacca, con la quale l’imputato si era visto infliggere anche la pena di un mese e quindici giorni di reclusione. Pena detentiva poi cancellata in appello. Ma la Suprema Corte ha considerato applicabile, per il caso in specie, “la causa di non punibilità per speciale tenuità del fatto”, evidenziando come la Corte d’Appello abbia “omesso di procedere al necessario approfondimento valutativo imposto dalla peculiarità della fattispecie”. (ANSA).
L’ex versa solo una parte dell’assegno? Non è punibile

Il caso è arrivato fino alla Cassazione
Per la legislazione Italiana, dopo che ti sposi, ti separi e divorzi, la parte soccombente in genere l’uomo, diventa un bancomat da spremere a vita, non c’è una vera e propria FINE PENA, si è CONDANNATI a VITA ad essere bancomat da spremere, Noi che diciamo di essere EUROPEISTI e quant’altro se invece di adeguarci e importare solo tasse e balzelli etc, ci adeguassimo anche alle normative normali le cose andrebbero diversamente, infatti nelle altre nazioni non c’è questo tipo di condanna a vita, ma vi sono per legge dei termini temporali, in Germania, nel caso in cui si separi o divorzi, deve corrispondere un assegno di mantenimento per un periodo limitatissimo (1 anno) o in Olanda poco di più (3 anni) e in Italia invece l’assegno può essere vita natural durante?
Perché altrove accade tutto ciò mentre da noi interrompere una convivenza more uxorio, giungere ad una separazione e ad un divorzio diviene una vera e propria roulette russa,
La risposta è molto semplice. Perché altrove il principio di uguaglianza tra conviventi/coniugi, la bigenitorialità, il diritto genitoriale, il rispetto della vita familiare, l’illecito e il reato “familiare”, l’equità sono principi fondamentali dotati di sacralità, non principi stereotipati e svuotati di contenuto come da noi. In Italia uno dei due conviventi/coniugi è diverso dall’altro. Diverso perché è sempre considerato vittima a prescindere. Debole, da proteggere come un Panda. L’altro è sempre reo a prescindere.
Tutto questo da noi è ancora permesso. Altrove no.