Pare che al momenti di “costruttori” o “responsabili” Conte non ne abbia trovati a sufficienza. Nella crisi di governo, la caccia alla stampella in Parlamento per sostituire i renziani e garantire una maggioranza al premier che faccia nascee il suo terzo governo dopo quello con la Lega e quello col centrosinistra non starebbe andando troppo bene. Lo rivela Clemente Mastella: «No non sono né pilastro, né costruttore, su questa crisi sono molto diffidente. Al momento mi chiamo fuori perché, dopo aver cercato di dare consigli su come risolvere la crisi, sono stato attaccato sul personale. All’orizzonte vedo più un Conte ter con un rimpasto e un rientro di Italia viva che un governo Conte sostenuto da un’altra maggioranza con l’ingresso di Responsabili». Così il sindaco di Benevento ai microfoni di Tgcom 24.
E allora? Ci sarà un ritorno del feeling con Italia viva? Il Movimento 5 Stelle dice che non se ne parla. Dalla riunione dei vertici del movimento uscirebbe confermata secondo il Corriere della sera «l’impossibilità di qualunque riavvicinamento con Renzi, che ha voluto lo strappo nonostante i nostri parlamentari avessero lavorato bene su tanti progetti» con deputati e senatori di Iv. È emersa – si spiega – netta la volontà di «non voltarsi più indietro: il Movimento continua a lavorare pensando solo al bene del Paese». Ma in fondo, poco prima della nascita del Conte Bis Luigi Di Maio aveva diramato il famoso video in cui assicurava che “mai accordi col partito di Bibbiano” (il Pd). E quindi mai dire mai.
Un tentativo di Conte di avvicinare l’Udc non sarebbe andato a buon fine e il partito centrista di Cesa ha detto di voler restare nel centrodestra. Resta poco tempo all’avvocato pugliese per racimolare un gruppetto che possa assicurargli una maggioranza parlamentare. Altrimenti si avvicineranno le elezioni anticipate.
I veri eredi della Democrazia Cristiana sono quelli dell’UDC guidati da Lorenzo Cesa che hanno scelto di ricollocarsi nuovamente nella grande alleanza di centrodestra che salverà l’Italia dai disastri di questa sinistra al governo. Uno come Mastella è ormai fuori tempo, un personaggio che sembra tornato con una macchina del tempo dagli anni settanta-ottanta quando ancora esistevano le correnti della vecchia DC….
Credo che seguire i comportamenti dell’udc sia molto significativo per capire l’evoluzione politica italiana. Questo partito ha uno spiccato fiuto per il potere. È un pendolo, una volta a destra e una a sinistra, sincrono col potere. Quindi il futuro è già scritto.
“Cu lassa a vecchia pa nova sapi chiddu chi lassa ma un sapi chiddu ca trova”
il detto siciliano si adatta alla situazione, meglio andare ad elezioni e lasciarci l”avventura” con i 5 stelle che è stato un disastro sotto tutti i punti di vista, avevamo dato loro tanta fiducia e ci hanno ripagato nel peggiore dei modi, quindi elezioni e speriamo che gli Italiano non li votano, e votino con “giudizio” (si fa per dire, tanto si presentano sempre gli stessi!) un occasione per cambiare l’abbiamo avuta e stiamo raccogliendo tante belle cose.
Se votare servisse veramente a cambiare radicalmente
il ceto politico , tutti a casa , tutti nuovi , tutti esperti , tutti
onesti , allora non ci farebbero mai votare